Nick: Haran Oggetto: GODIAMOCI LA SBRONZA Data: 3/9/2007 15.29.28 Visite: 352
Si si, troppo facile stamattina, ancor di più ieri sera, ubriachi di Lavezzi e compagnia bella. Troppo facile salire sul carro dei vincitori, che, tra l'altro, ancora carro non è. Poichè la stupenda prova di ieri dovrà essere suffragata, come minimo, dalle prossime 4 gare: arriva la Samp, poi a Empoli, e poi un mercoledi-domenica che prevede Livorno e Genoa al S.Paolo, prima del ciclo delle partite "impossibili" contro le grandi. Però ieri è stata effettivamente una goduria: al di là delle meravigliose invenzioni del Pocho abbiamo goduto nel vedere il passo di Gargano, i tagli a scalare di Cupi, lo spreco-zero di Hamsik, la personalità dell'intera squadra. "Quasi non fosse il Napoli", in troppi ieri hanno detto questa frase. Invece era proprio la squadra di Reja, coraggioso a tal punto da sbattere in panca gli artefici delle promozioni (dovrà essere bravo a non perderli per strada) come se nulla fosse. E da oggi ancor più legato a quel suo 5-3-2 che purtroppo non cambierà mai e che, personalmente, mi suonerà sempre come uno spreco, viste le potenzialità offensive dei calciatori azzurri e la voglia di show che i tifosi partenopei aspettavano ormai da anni. Non oso immaginare, infatti, come potrebbero divertirsi 3 attaccanti lì davanti, lasciati liberi di "pazziare" senza troppi compiti, confortati e protetti da altrettanti uomini di forza e di cervello alle loro spalle. Forse non lo sapremo mai, boh.. Troppo facile anche gridare allo scandalo nei confronti di una critica sportiva che dispensava voti bassi all'operato di Marino, l'unico vero fuoriclasse, che da vecchia volpe non è caduto nel tranello nel quale invece è finito ingenuamente il presidente, in vena di elogi e ringraziamenti sparsi ma fin troppo gasato per la sonora vittoria, tanto da non essere in grado di tenere a freno la furia persino al cospetto di una d'Amico tostissima e scollatissima, con la quale volentieri ripasserei le tecniche di marcatura a zona. Anzi, a zone, quelle del suo corpo. Tutto perfetto, dunque: si continui pure a parlare ed a scrivere della gara di ieri, ad "orgasmarsi" con dribbling e colpi di tacco, a fare paragoni impossibili e voli pindarici verso traguardi realisticamente improponibili: nessuno deve essere criticato se ha voglia di sognare, seppur ancora ubriaco.
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