Nick: paps46 Oggetto: il numero chiuso Data: 7/9/2007 15.55.59 Visite: 54
andrebbe commisurato alle reali capacità strutturale dell'Ateneo, al numero (quello sì, calcolato oggettivamente) di studenti che può accogliere e far studiare seriamente. E' inimmaginabile (nonché illiberale) pensare di commisurarlo alla domanda di lavoro nel settore. Se fosse automaticamente commisurato alla domanda di settore, allora sì, che il merito ne uscirebbe devastato, visto che saranno assorbiti nel mercato del lavoro tutti i laureati (e non solo i migliori, quindi, perché sappiamo TUTTI che il merito ti salva sempre ma si può essere salvati anche da altri "requisiti"). La lotta al laureato di 28 anni che non trova lavoro per essere vincente dev'essere culturale, non strutturale. Se ti laurei in sociologia, per dire, e insieme a te ci sono altre 4mila persone, devi essere già pronto a non dover cercare lavoro solo come sociologo: lo Stato non può dire a nessuno "no, tu non ti laurei, non mi servi", lasciamo che lo dica il mercato, e facciamo piuttosto in modo che lo Stato favorisca il mercato nella ricerca del merito garantendo Università più professionali e meno magnanime. |