Nick: L4t|t4Nt3 Oggetto: assurdissimo!!!! Data: 27/5/2004 19.56.22 Visite: 189
Morta da 23 anni, nascosta in casa Parenti aspettavano la sua resurrezione Per 23 anni una famiglia musulmana ha conservato in casa il corpo di una parente morta e mummificata, in attesa della sua resurrezione. L'agghiacciate vicenda è avvenuta a Saint Benoit, un'isola dell'Oceano Indiano. In tutti questi anni le due nipoti di Zoubeda Issabhay, questo il nome della donna deceduta nel 1981, hanno vegliato la zia dormendo nella sua stessa stanza. Quando la polizia l'ha scoperto, il cadavere aveva ancora la pelle sulle ossa. La storia inizia negli anni '70: la donna, dopo essersi sposata, ha iniziato a soffrire di disturbi mentali. Il marito la lascia e la riconsegna al padre. Ma con il passar del tempo le sue condizioni di salute peggiorano e nel 1981 la Zoubeda muore. In quel momento i parenti invece di rivolgersi alle pompe funebri chiamano un esorcista, vecchia conoscenza di famiglia, ascoltato più volte quando la donna era ancora in vita. "Ci ha detto che non bisognava toccarla, che sarebbe resuscitata", racconta la nipote alla polizia. In attesa del miracolo, quindi, nessuno deve sapere del decesso. Gli Issabhay cambiano casa due volte, trasportando il corpo mummificato. Durante tutti questi anni il marito tenta di vedere l'ex moglie, ma ogni volta la risposta è la stessa: "E' meglio di no, soffre di crisi di demenza". Fino a che sabato scorso l'uomo si presenta in casa infuriato, pretende di parlarle per farle firmare dei documenti e scopre l'agghiacciante verità. Un vero terremoto per la comunità musulmana della Reunion, secondo cui la storia non ha nulla a che vedere con l'Islam, religione che prescrive di seppellire i morti il più rapidamente possibile per ragioni di igiene e perché accedano alla felicità eterna. L'autopsia ha accertato la morte naturale. I parenti rischiano solo una multa di 38 euro per non aver dichiarato il decesso allo stato civile.
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