Nick: mir Oggetto: il cesso del ritorno Data: 14/9/2007 22.57.40 Visite: 181
Il pavimento del mio bagno è sporco. Anzi. Il vecchio proprietario ebbe la brillante idea di prendere piastrelle bianco sporco. Così il bagno sembra sempre sporco. Anche se è pulito. Ma io, ogni volta che torno, vedo il bagno e mi deprimo perchè dico "cazzo, anche sto bagno sporco mi deprime proprio". Andando a ritroso del mio ritorno però ci sono stati altri elementi che non mi hanno dato propriamente una carica. Madre e padre così ciucchi che c'hanno messo mezz'ora a dirmi 'ciao' o qualcosa del genere. Auto che accendeva spie sempre nuove sul cruscotto. A mettermi ansia per future riparazioni al costo di soldi che ancora devo guadagnare. Capi che, con fare belligerante, ti fanno sembrare un mezzo nulla facente. Anche se ti fai il mazzo ogni giorno. "Lunedì facciamo una riunione per darci delle scadenze". Ma sono io ad essere scaduto. E da tempo. Cazzarola sono scaduto il giorno in cui, non accorgendomene, sono entrato nel magico mondo delle responsabilità e dell'impegno e della pubblicità. La tipa dell'ufficio, che ha un orecchio al cellulare col ragazzo ed uno verso me, mi angoscia. Lei dice al ragazzo che sta parlando con me ma questa mi sembra una contraddizione in termini. O parli con me o parli con lui. Povero cristo. La mattina, la padrona di casa mi dice che una malattia ossea la fatta rimanere com'è. Alta come la mia lavatrice. Io le dico "Eh!" ma non sembra una compassione sufficiente per cui mi snocciola di dottori e operazioni. Ho terminato le riserve di compassione nelle mie preghiere serali. Vorrei essere altrove. Vorrei piegare il tempo come quello di "Heroes" per piegarlo verso di me. Perchè non vorrei il tempo contro di me ma a mio favore. Vorrei non dover impiegare il mio tempo a lavare un cesso che rimarrà, comunque, sporco. [..in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore...] |