Nick: `ReVaN` Oggetto: re:la dolce morte d Ka Data: 18/9/2007 15.33.9 Visite: 14
Non c'è nessuna differenza giuridica tra i due casi. Si tratta sempre di sospensione, coscientemente richiesta dal malato, delle terapie (per il nostro ordinamento non esistono terapie obbligatorie se non nei casi previsti dalla legge) e non di eutanasia, nè di omicidio del consenziente. L'unico dubbio, nel caso welby, (ed è la ragione per la quale vi è stato un rinvio a giudizio, secondo me comunque più "ideologico" che giuridico perchè la cosa era ampiamente dimostrabile senza arrivare al dibattimento) può essere dato dall'idoneità del quantitativo di anestesia ad arrecare di per se stesso la morte, nel qual caso vi sarebbe omicidio del consenziente. La tesi della difesa è che l'anestesia era stata richiesta solo per evitare le sofferenze dell'asfissia conseguente alla sospensione della terapia, e lo stesso pm al termine delle indagini concordava e aveva chiesto l'archiviazione. Il gip invece ha chiesto che si procedesse comunque in dibattimento. Giuridicamente è un problema solo di dimostrazione del "fatto concreto" e di come si è svolto, non un problema teorico o etico come invece la discussione politico-religiosa pro/contro welby e pro/contro Wojtyla.
 NN VOGLIO AVERE A KE FARE CN GENTE COME VOI, OK? (cit.) |