Nick: giGGinocon2G Oggetto: SCENE DI ORDINARIA(?)TRISTEZZA Data: 28/9/2007 20.48.40 Visite: 418
tornavo a casa stasera, ed all'uscita della vesuviana di san giorgio, ho trovato un ragazzo inginocchiato, con la testa all'interno di una fioriera. mentre lo guardavo per capire cosa stesse facendo in quella posizione (ho addirittura pensato ad una preghiera per il periodo di ramadan), ha cominciato a vomitare sangue. mi sono avvicinato e ho cominciato a chiedergli cosa avesse, cosa gli fosse accaduto. "tutto bene, sto bene. ora mi passa", continuava a ripetere, ma, contemporaneamente non smetteva di vomitare sangue. ho provato a controllare se avesse segni di traumi, ma non ho notato nulla. quando ho preso il cellulare per chiamare l'ambulanza, il ragazzo mi ha afferrato il polso e mi ha pregato di non telefonare. "tutto bene, sto bene. ora mi passa", continuava a ripetere, ma, contemporaneamente non smetteva di vomitare sangue. ho telefonato allora ad un mio amico senegalese, che in pochi minuti è arrivato sul posto e l'ha convinto a chiamare l'ambulanza. dopo 25 minuti e almeno 5 telefonate, i medici sono arrivati, proprio mentre il giovane mi è collassato davanti agli occhi. la sensazione di impotenza è stata grandissima, ma non è stato tanto questo a turbarmi. la vera rabbia mi è montata in corpo pensando a cosa potesse passare per la testa a quel povero uomo che ha preferito collassare e vomitare sangue, con gli occhi pieni di lacrime, piuttosto che essere soccorso. credo che fosse irregolare, un immigrato clandestino o comunque una persona senza permesso di soggiorno. l'aiuto medico non gli sarebbe (e non gli è stato) negato, ma nei suoi occhi leggevo la paura appena si pronunciava la parola "ambulanza". e allora mi sono spaventato. si, ho avuto paura, paura di vivere in una società che si permette di ospitare al suo interno persone che si trovano in condizioni disumane come queste. dove sono le politiche di integrazione? dove sono le promesse fatte durante le vare campagne elettorali che preannunciavano miglioramenti della qualità della vita per le fasce più disagiate? e ancora, dove sono tutte le persone che fanno lavorare a nero, sfruttandoli, questa manovalanza a basso costo, salvo poi indignarsi per i loro comportamenti? io mi chiedo come sia possibile che tutto questo sia intorno a noi e non si facciano passi che siano SERI e CONCRETI per migliorare la cosa. io una soluzione non ce l'ho, almeno non una soluzione definitiva. però mi chiedo come sia possibile pretendere che delle persone disagiate fino a questo punto possano poi vivere nella legalità, quando poi tutto quello li circonda è composto da illegalità? e questo è un discorso che si può estendere tranquillamente a tutte quelle fasce di popolazione disagiate, difficili, delle periferie difficili che "sporcano e rovinano" i quartieri buoni di napoli (e non solo). se non creiamo delle alternative, delle possibilità, dei luoghi di incontro, come possiamo parlare di "Integrazione e Legalità"? spero che le mie parole possano far riflettere, per quanto scritte velocemente e senza rileggere. buona serata a tutti. Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo, sono i governi che dovrebbero temere il popolo. [V] |