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Nick: micetta73
Oggetto: HAIRSPRAY
Data: 30/9/2007 12.21.26
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non esistono donne brutte e sistono solo donne insicure e trascurate.
niente a ke vedere col film dell'88, decisamente è kitsch, questo è realizzato con un dispiegamento di mezzi decisamente superiore e con effetti speciali e grafici molto piacevoli che si integrano benissimo alla storia. ci siamo kiesti per mesi se john travolta sarebbe stato all'altezza della mitica divine e la risposta è asolutamente affermtiva. certo travolta non è una drag professionista e quindi non conferisce ad edna quel piglio un tantino isterico tipico delle drag, ma è molto glamour e credibile come mamma, timida e dolcissima, riscattata dalla figlia che la spinge ad uscir e di casa e a afare shopping, visto ke lei si vergonga perkè per lei grasso è brutto. le mamme come vere protagoniste, di cui i figli possono essere vittime, complici o salvatori, basta dare loro fiducia, perkè il futuro ( parola ricorrente nel film) siono loro e quindi vedono e capiscono quelo ke noi genitori non siamo in grado nemmeno di percepire. la protagonista tracy non è brutta è solo grassa ,è una diversa poichè decisamente non è televisiva, ma è sensibile, vitale, propositiva,idealista, ha carisma ed è una trascinatrice, ha un fascino che le belle non hanno, e riesce a far innamorare il bellissimo del gruppo. questo film non è un riscatto per le persone brutte, ma semplicemente rappresenta al meglio una tendenza imperante che c'è oggi , e cioè estetica on demand e personalizata per cui ciò che affascina non è solo la bellezza convezionale, ateggiamento riservato alle persone vuote e ignoranti, ma è determinata dal background culturale e sottocultrale che fa parte di noi e dalle priorità e sesnibiltà di ogniuno di noi, diverse da un idividuo all'altro. forse è un film meno camp della versione originale del 1988, ma questo straordinario musical, recitato, ballato e cantato benissimo nella migliore tradizione spettacolare americana porta un messaggio che è un dogma per ogni gay e drag queen: quello che conta in una donna è la personalità. per questo risulta credibile risultano credibili e irresistibili le protagoniste,tutte fuori dagli schemi, queen latifah è di colore ma è bllissima, la ragazza è grassa ma meravigliosa, e la madre ke è un uomo è dolcissima ed è la mamma ke tutti voremmo avere. le bellissime sono stupende e simpatiche come un attacco fulminante di mal di pancia, e proprio questo è la morale della favola: ciò che conta è come ci fa sentire una persona, non se è bella o brutta. tutta la bellezza del mondo non vale una persona simpatica, affettuosa e affidabile. dedicato a psicofighetti in crisi da "ti facciamo sapere noi" , voto 10
