Nick: Zanardi Oggetto: E gli Infetti sono Parigi Data: 30/9/2007 23.13.43 Visite: 352
Tanto di Cappello a "28 Settimane Dopo" di Fresnadillo, sequel di "28 Giorni Dopo", di Danny Boyle. Di poco "inferiore" al precedente (che, secondo me, ha un impatto e un carico di angoscia impressionante, per le varie tematiche trattate), ma un gran bel film. Trama un pò scontata ma non era quello che m'interessava (e che nn dovrebbe interessare). Il punto di forza è stata proprio la Regia. Riprese eccezionali, con una bella citazione (perchè secondo me lo è) a Blair Witch Project in una scena claustrofobica. Tali riprese trasmettono angoscia, confusione e tensione a livelli non dico estremi, ma stiamo là. I primi 5 minuti sono IMPRESSIONANTI, con un ritmo frenetico e una colonna sonora ad alto volume intervallata dalle urla disumane degli Infetti e dal primo piano della faccia angosciara di Robert Carlyse (bravissimo nell'interpretare un Infetto!). Montaggio velocissimo e fotografia stupenda. Un bel 10 per la colonna sonora (vabbè che è il tema portante anche del primo film) e alle riprese di una Londra Deserta, di notte e di giorno. Un peccato non aver insistito ancora di più su certe scene claustrofobiche e sulla scena del massacro nella stanza dell'edificio da parte dell'infetto Carlyse, che trasmette il virus mordendo a dsetra e manca. Andatelo a vedere, fidatevi. Ma se non avete visto il primo film evitate (secondo me) o provvedete a noleggiarlo e a vederlo prima. Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |