Nick: Zero-uno Oggetto: re:FACCIAMO UN GIOCO Data: 3/10/2007 16.17.33 Visite: 36
Ci passavo sempre per Via Condotti. C'era quel negozio Louis Vitton e ogni volta che ci passavo davanti sentivo salirmi in testa il suo odore. Perchè lei aveva tutto di Louis Vuitton e mi bastava leggere l'insegna per lasciarmi attraversare dall'idea di quei giorni così assurdi. In quel periodo ogni cosa sembrava avere una collocazione precisa, nel tempo e nello spazio. Sono a Roma da due anni e mi sento ancora così in bilico. Ho una casa, una donna che è sempre la stessa da un anno e un lavoro importante, ma resto in bilico, certamente più in bilico rispetto a quei giorni trascorsi insieme a Lei, dove ogni cosa, ogni momento sapeva avere una collocazione precisa, nel tempo e nello spazio. Stamattina per Via Condotti non si passa. C'è un tombino scoperchiato ed è recintato perchè lo stanno sistemando. Qualcuno dice che è stato il vento a farlo scoperchiare, ma che assurdità. Io non credo sia andata così. Allora una volta tanto cambio strada, svolto per un angolo che non conosco e mi appare un'altra vetrina: è sempre di Louis Vuitton. Mi ci specchio di sfuggita: sono esposte scarpe, borse, valigioni e altro. E rifletto che ogni cosa sembra avere una collocazione precisa, esattamente come succedeva in quei giorni trascorsi insieme a Lei che di Louis Vuitton possedeva veramente tutto. (mi so' impegnato, va buò...insomma)
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