Nick: tornado81 Oggetto: Ordinaria follia napoletana Data: 15/10/2007 16.1.2 Visite: 203
Scene di ordinaria follia napoletana. Era un uggioso giovedì di fine settembre, quando l'evento tanto atteso dai campani dell'area a Nord di Napoli e da Caserta e provincia, si verificò. Il nuovo colosso dello shopping senza sosta stava per aprire i battenti, con folgoranti offerte e la promessa di essere tra i più grandi d'Italia. Il centro commerciale Campania, rimasto una nuova ed enorme struttura vuota e fredda per oltre un anno, inaugurava tra squilli di trombe e fanfare. I due stores di articoli tecnologici presenti, in vista dell'apertura avevano abbassato i prezzi di televisori, lavatrici e telefonini in maniera vertiginosa. E il corri corri a caccia dell'affare ha rapito tutti, anche coloro che delle compere non sono amanti. Circa un quarto d'ora prima dell'apertura, una folla da stadio si accalcava dinanzi alle porte, stipata a presidiare le varie entrate, tutti pronti allo scatto previsto per le nove. Gente che spingeva, parlava al telefono, qualcuno addirittura era lì dalle sei del mattino, per essere il primo. La febbre dell'occasione, l'adrenalina dell'affare scorreva nelle vene dei presenti. Alle nove, le porte non si aprivano ancora, le commesse erano fuori che si affannavano verso gli ingressi per gli addetti ai lavori. Un'orda di auto giungeva ad impinguare un parcheggio in precedenza abitato da fantasmi. La folla iniziava a scalpitare, all'interno si intravedevano sagome di persone. Fischi da ultras cominciarono a risuonare nell'aria, cori di lamentele per il ritardo si sollevano. Dopo 5 minuti di scalpitii e proteste, le porte iniziarono a muoversi lentamente. La gente si accalcava, si buttava, si calpestava. In una corsa all'oro forse tutto questo non sarebbe successo. E mentre le porte si stavano aprendo, un gruppo che si trovava all'apice della coda iniziava a spingere e a buttare, finchè non successe l'inizio della fine: una delle porte venne completamente divelta. Era la che penzolava per aria, come una foglia al vento. E la gente, non curante, vi passava affianco, come se nulla fosse accaduto. Come se quelle fossero scene di ordinaria follia tutta napoletana. L'orda di gente si accalcava verso uno dei negozi di elettronica, che è stato costretto a chiudere i battenti per il troppo afflusso. Una signora è svenuta, un'altra si è rotta la gamba. Un bollettino di guerra. E una dimostrazione di pura inciviltà. La parola rispetto ed educazione abolite dal vocabolario di gran parte dei presenti. E' il ritratto del popolo napoletano come un concentrato di maleducazione e inciviltà si tinteggia a tratti sempre più forti nell'immaginario collettivo. Inoltre, viene spontaneo chiedersi dove sia tutta questa crisi e povertà a vedere le miriadi di persone che si accalcavano in questi negozi. Un'ora e mezza di fila alle casse, stirelle, aspirapolvere, televisori, cellulari andavano via come pane. E il traffico sulla Napoli-Caserta completamente congestionato all'altezza dell'uscita Caserta Sud. Il problema logistico sarà sempre più difficoltoso, soprattutto dopo la prevista apertura del multicinema. Raggiungere la provincia casertana dall'hinterland a Nord di Napoli e viceversa diverrà una sempre più ardua impresa, con file interminabili di macchine, tra coloro che sono solo di passaggio e l'affluenza al centro. articolo tratto da "Cogito" del 13 ottobre 2007 |