Nick: Bardamu Oggetto: Miccichè:la mafia non c’è più Data: 15/10/2007 18.36.1 Visite: 134
Ma questo ci fa o ci è?
Mafia: "Sicilia puo' dichiarare finita emergenza" Presidente assemblea regionale, 'parlare delle cose positive'
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - "La Sicilia ha diritto di dichiarare finita' l'emergenza mafiosa", secondo il presidente della assemblea regionale Siciliana, Micciche'. Il numero 1 dell'Assemblea e' tornato sulla sua discussa frase di quanto sia triste arrivare in Sicilia in un aeroporto dedicato a Falcone e Borsellino. "Non dobbiamo abbassare l'attenzione verso il fenomeno mafia - prosegue - ma non sono piu' i tempi in cui c'era l'esercito. Noi siciliani dobbiamo cominciare a parlare delle cose positive che esistono".
Negli ultimi nove mesi a Palermo sono stati in 15 a denunciare una richiesta di pizzo. Nemmeno l'uno per cento degli operatori economici della città. Erano state 22 nel 2004 le denunce, 23 nel 2005, 40 nel 2006. Ma quanti sono i taglieggiati di Palermo? "I dati statistici fanno desumere, con ragionevole certezza, l'esistenza di un "numero oscuro" assolutamente elevato che, secondo stime, darebbe conto di come l'80 per cento dei commercianti e degli imprenditori sia vittima del racket", scrivono i carabinieri di Palermo in un dossier riservato consegnato il 16 luglio scorso alla commissione parlamentare antimafia.
Inoltre la situazione siciliana è esplosiva.
Pm come Maurizio De Lucia parlano con preoccupazione del dopo provenzano, disegnando scenari tali da prevedere anche una nuova guerra di mafia.
La partita per la successione si sta giocando sul pizzo.
Stanno saltando in aria le borgate di Palermo. Cantieri in fiamme, magazzini sventrati dalla dinamite, ruspe accartocciate. Dopo dieci anni di taglieggiamenti nascosti e più di duemila piccoli e grandi boss della "Anonima Estorsioni" arrestati solo nella capitale siciliana, la nuova legge di Cosa Nostra è entrata in vigore. Dappertutto. A Trapani. A Caltanissetta. Ad Agrigento. A Catania. Si stanno presentando così i nuovi capi che si contendono l'eredità di Bernardo Provenzano. Vogliono comandare. Sempre più degli altri. Vogliono tutto. Usano la forza per far capire anche ai loro nemici - quelli delle "famiglie" concorrenti, i possibili futuri avversari - che loro sono i più potenti. È un'offensiva su larga scala. Provincia dopo provincia. Soffocano, spremono fino all'ultima goccia di sangue tutte le loro vittime. Ecco quello che sta accadendo in questi giorni in Sicilia. Ecco quale è l'ultimo volto del racket. (ATTILIO BOLZONI La Repubblica del 18 settembre 2007)
La reazione che ha avuto Confindustria rivela un'esasperazione senza precedenti nel panorama imprenditoriale dell'isola, noi che seguiamo le indagini avevamo percezione solo in parte di quanto stava accadendo, gli imprenditori non ce l'hanno fatta più a sopportare". È la ribellione. I boss non se l'aspettavano. Sono stati colti di sorpresa, sono rimasti spiazzati.
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/confindustria-pizzo/sfida-su-pizzo/sfida-su-pizzo.html
http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/sicilia/news/2007-10-12_112137742.html
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/confindustria-pizzo/confindustria-pizzo/confindustria-pizzo.html
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/confindustria-pizzo/confcommercio-gela/confcommercio-gela.html |