


Stava ancora sui banchi di scuola, ma sognava di fare la parrucchiera, magari di aprire lei stessa un bel negozio nel centro storico di Napoli, nel suo quartiere di forcella. Sognava di sposarsi, come le le ragazze della sua età, magari organizzando un matrimonio "favoloso", invitando le amichette del cuore, ed i suoi cantanti preferiti, i neomelodici, come si usa fare a Napoli. Quel matrimonio sarebbe stata l’apoteosi di un mito: si sarebbe sposata la "Bellissima", come tanti coetanei la chiamavano. Convolando a nozze sarebbe franato il cuore della "Vip": così la quattordicenne Annalisa Durante era conosciuta nel "suo" quartiere.Purtroppo, una maledetta sera la "Bellissima" è sì franata, ma sotto i colpi crudeli e sbagliati, maledettamente imprecisi, delle nuove leve della criminalità napoletana (nuove lote). Per ironia della sorte i suoi capelli, proprio quei capelli per i quali aveva una cura amorevole, fino al punto da farle scegliere la sua "vocazione professionale", erano serviti al becero di turno per afferrarla e ripararsi dietro al suo corpo, e giù, per sempre, in una pozza di sangue, con il "cuor di leone" che scappava per sfuggire all’agguato mortale.
Guardo il cielo stellato e immagino di essere una di quelle lucine luminose e di poter guardare l'universo e lo spazio immenso
Guardo il cielo stellato e immagino di essere una di quelle lucine luminose e di poter guardare l'universo e lo spazio immenso. Mi piacerebbe volare via. Aprire la finestra e raggiungere il cielo su un arcobaleno..."
Guardo il cielo stellato e immagino di essere una di quelle lucine luminose e di poter guardare l'universo e lo spazio immenso. Mi piacerebbe volare viGuardo il cielo stellato e immagino di essere una di quelle lucine luminose e di poter guardare l'universo e lo spazio immenso. Mi piacerebbe volare via. Aprire la finestra e raggiungere il cielo su un arcobaleno..."