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Nick: godkyuss
Oggetto: petizione
Data: 23/11/2007 13.29.55
Visite: 118

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Le vere vittime della moda: Sintesi Rapporto ispettivo di ANIMAL in Portogallo



(Inizio film)
Pinhoa, Distretto di Lisbona, grande allevamento da pelliccia e carne: circa 28000 capi di cui 2000 fattrici inseminate artificialmente due settimane dopo il parto (non ci sono maschi).
Ogni settimana settimana vanno al macello circa 2000 capi dal peso di 2 kg e 70 giorni di vita. Allevamento è attivo da 12 anni.



(Sequenza più lunga con conigli morti che vengono tolti dalle gabbie)
Altro allevamento per pelliccia e carne, di medie dimensioni, situato nelle vicinanze del primo: 240 fattrici, 120 gabbie da ingrasso con 15 conigli/gabbia, 500/900 macellati ogni settimana, pessima alimentazione, in nessuna gabbia si è visto fieno, fondamentale per la buona salute dell'animale, conseguentemente molti muoiono per diarrea, soffrendo. Le femmine sono molto aggressive l'una con l'altra; ciò è dovuto allo stress delle continue gravidanze cagionate da ovulazione indotta ed alle pessime condizioni generali: ammucchiate, niente fieno ecc. Molti piccoli vengono divorati da coniglie matrigne cui vengono affidati quando la madre naturale ne fa troppi.
(ndr quesato avvine anche nelle cascine italiane quando una coniglia ne partorisce troppi, i piccoli sono dati ad un’altra conoglia che, stressata come la prima, li divora anziché allattarli, ma molti contadini ci provano comunque)
Le fattrici sono macellate a 2 anni i maschi a 3-4.



(Le piccole fattorie nella zona di Turquel distretto della Leiria)
A nord, Pombal: filmato l’esterno di un allevamento moderno per pelliccia e carne: 1000 fattrici e 1000 macellati ogni 2 settimane circa. Come si può capire, dietro la facciata del semplice allevamento per carne c'è sempre il business della peliccia. Lo stesso giorno abbiamo visitato altri allevamenti di cui uno, non filmato, molto grande: 2060 fattrici, 5000 macellati ogni due settimane. Il coniglio più richiesto per carne è l'incrocio fra maschio scuro e femmina bianca. Un macello, che pare mandi il pelo in Cina, ha rifiutato l’ingresso ai nostri. Il pelo, da solo, copre il costo di macellazione e venduto direttamente dal macello abbatte ulteriormente i costi per l'allevatore. In alcuni si inseminano 100 fattrici all'ora. Abbiamo filmato i processi di inseminazione e trasporto al macello: la violenza nella manipolazione degli animali è la prassi. Interamente filmato quanto il macello di Coheloeste, Bombarral, dove uccidono 7000 capi/giorno tre volte a settimana con circa 100.000 pelli vendute alla società Exporpele che li invia in Spagna, paese dal quale costa meno la spedizione in Cina e dalla Cina, dopo la lavorazione, rispediti per il mercato europeo o portoghese di basso livello. Il proprietario del macello dichiara di essere stato un pioniere in questo affare ed intende allargare la sua attività comperando pelli da altri macelli minori per puntare al raddoppio delle vendite: 200.000 al mese.
I costi di macellazione: 31 cent, di cui 25 di macellazione e 6 di avanzi che vengono sotterrati. Exporpele alleva presso fattorie a carattere famigliare, che istruisce sui metodi di allevamento.
Il mercato delle pelli è dominato da Argentina e Messico. Clienti principali: Francia, Austria, Belgio e Germania.



Quanto al CINCILLA REX troviamo un allevamento anch'esso apparentemente della Exportpelle a Moreira del Briefe, distretto di Braga: l’aniamle preferito è quello a pelo grigio che vine macellato a 4/5 mesi d’età per consentire una crescita del pelo come il vero cincillà. L’allevamento è più complesso perché gli animali devono stare in gabbie singole ed essere macellati, manualmente, singolarmente ed adagio per salvaguardare la bellezza del pelo. Un rex grigio vale 15 euro, un bianco 10. La mortalità è del 25% e le difficoltà di allevamento rendono, di sicuro, i numeri finali inferiori a quelli dei conigli da pelo e carne. Qui il ciclo cambia leggermente: macellazine in Portogallo, esportazione in Spagna con lavorazione in Catalogna, reimportazione in Portogallo da dove vengono venduti, fra gli altri paesi, anche a Italia, Francia, Germania, Inghilterra. L’allevamento del vero cincillà continua sempre al Nord ma i numeri sono inferiori perchè non si può usare l'inseminazione artificiale e si può usare solo un maschio ogni 4 femmine, quindi il costo di allevamento è molto alto ei ricavi inferiori.
La carne viene esportata poiché in Portogallo non mangiano conigli grossi e non abbiamo trovato allevamenti di altri animali (volpi, visoni). L’allevamento del cincillà, per quantità, è nulla in confronto a quello dei conigli-cincillà ; un business che dovrebbe essere proibito.



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Guarda il filmato = www.tvanimal .org/index. php?option= com_content&task=view&id=35&Itemid=43
Firma la petizione on-line in portoghese (nome e cognome - città - paese - email) = www.manifest oanimal.org/ index.php? option=com_ wrapper&Itemid=42




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petizione   23/11/2007 13.29.55 (117 visite)   godkyuss

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