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Nick: m|r Oggetto: clandestini Data: 25/11/2007 22.52.17 Visite: 173
Appuntamento in un anonimo pub. Mi presento coll'impermeabile come nei dozzinali film di spie. Il fatto è che piove come Dio comanda ed io odio gli ombrelli. Lei abita a due passi e non è una sorpresa trovarla già seduta al tavolino mentre guarda con interesse forse eccessivo le sue unghie. Mi tolgo l'impermeabile e non esce alcuno smoking ma i miei soliti jeans, le scarpe a mezzo stivale per la pioggia e il pullover che si è impregnato di un profumo che ho messo maldestramente. Il tavolino è microscopico ma la cosa non mi dispiace. Dopo un rapido saluto le nostre gambe vengono subito a contatto. Ci guardiamo negli occhi ma abbiamo una visione periferica di tutto intorno. Nessuno che conosciamo. Per fortuna. Ci sono solo tre tagazzi ad un angolo che parlano ad alta voce di calcio. Ordiniamo due birre scure e un po' di schifezze di accompagnamento. I nostri discorsi iniziano sempre con i buoni propositi di non vedersi più. Troppi rischi. Troppe remore e sensi di colpa. Le racconto di un film che ho visto e che mi ha entusiasmato. Quando mi lascio andare alla narrazione delle mie piccole passioni devo sembrare diverso. Cioè gli altri mi devono vedere diversamente. Io sono sempre lo stesso ma forse trasmetto qualcosa che va oltre le parole. E lei sorride con la bocca ma anche con gli occhi. Ed in quel momento non ci sono più pensieri e paure e si riesce in quell'impossibile intento di sentirsi leggeri. Una volta tanto. Poi la porta del pub sbatte e tutti e due sobbalziamo mentre buttiamo là lo sguardo. La bell'atmosfera rotta e gli sguardi di nuovo bassi. E' ora di tornare. "Allora addio fino alla prossima". http://www.sergiogandrus.it |
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