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La pubblicità sbarca nel dvd
Un brevetto Ibm rende possibile inserire nei dischi «consigli per gli acquisti» non interrompibili
MILANO - L'obiettivo è far giungere la pubblicità dove prima non poteva arrivare. All'interno dei dvd che ogni giorno centinaia di milioni di consumatori comprano o acquistano.
E non si tratta di quei «prossimamente» cinematografici già ampiamente diffusi, ma di ipotetici possibili spot, differenziabili per Paese o periodo di acquisto e forse, in futuro, anche tipologia di acquirente.
BREVETTO - L'Ibm ha depositato un brevetto che permette di dotare i dvd di specifiche restrizioni che rendono possibili attivare degli annunci pubblicitari disponibili online (per chi guarda un film utilizzando i drive di un pc o un altro tipo di macchina connessa alla rete) o direttamente inseriti all'interno del dvd stesso. In pratica una volta attivato il programma l'utente vedrebbe bloccarsi la visione del film con degli spot, non interrompibili, proprio come avviene quando si guarda un film in tv (ma lì almeno si può cambiare canale).
Lo scopo come spiega la stessa Ibm nel riassunto del brevetto è quello di mettere in commercio dei dvd con pubblicità a prezzi molto più bassi di quelli senza, ma anche di rendere possibile all'utente di cambiare eventualmente idea (eliminando la pubblicità) senza per questo costringerlo ad acquistare un altro disco.
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SPOT - L'idea è addirittura quella di rendere gradualizzabile la pubblicità all'interno del dvd. Così se acquisto un disco con più spot lo pagherò meno di uno con meno spot mentre all'aumentare della pubblicità aumenteranno anche i guadagni per il produttore del film.
Il brevetto Ibm si basa su un software che inserisce particolari certificati all'interno del dvd attivabili anche on line. Questi certificati si attivano ogni qualvolta il dvd viene utilizzato. Se lo stesso è inserito in una macchina collegata alla rete, gli spot al suo interno verranno aggiornati, mentre è in linea teorica possibile anche che dal dvd vengano segnalate le abitudini dell'utente, come, ad esempio, quante volte il film è stato visto.
Per ora sembra che nessuna casa di produzione cinematografica si sia dimostrata interessata al prodotto, anche se non è da escludere che in futuro, l'invenzione dell'Ibm possa diventare un nuovo strumento della politica di markerting delle major. Soprattutto quando, tra diversi anni, il dvd prenderà il ruolo che attualmente viene attribuito alla vecchia videocassetta.
Cos e pazz 