Nick: Zanardi Oggetto: Razzismo inconsapevole Data: 5/12/2007 21.58.59 Visite: 317
Un tempo ero "fidanzato" con una ragazza di Tunisi. Era "fondamentalmente" di colore, bella, alta (sembravo un puffo), figlia di una famiglia bene del suo paese e fuori sede a Napoli, dove studiava all'Università. Orbene, un giorno, partendo da Napoli, andai a mangiare a casa, da mio padre e lei venne con me, poichè volevo farle vedere i miei posti, farle conoscere i miei amici, eccetera. Mio padre era una persona molto colta (latino e greco a memoria), in gamba, non votante (per me è degna di nota 'sta cosa che non votava) e di vedute aperte (m'è capitato di fumare con amici annanz a iss, ad esempio). Cmq niente, quando questa ragazza entrò in casa, notai lo sguardo titubante di papà che fu formale e gentile con lei. Ma quando lei andò in bagno mi disse: "Solo questo mi mancava.." Al che io: "Cioè? Che vuò ricere?" E lui: "Mò pure i nir' te puort?" E io, stizzito: "Ma che fai? Sì razzista? E da quando?". Al che lui: "Ma no, quale razzista, come ti permetti? Volevo sapè cosa le dobbiamo far mangiare visto che agg fatt pasta e fasul con la cotica di maiale" Io feci finta di nulla e dissi che lei mangiava regolarmente carne di maiale. Conoscevo benissimo papà e so che in quel momento aveva messo una pezza a colori per una considerazione SPONTANEA della quale s'era vergognato subito dopo averla detta/fatta. La conferma m'arrivò il giorno dopo quando si scusò con me. Certi pregiudizi sono talmente radicati nella nostra società che, purtroppo, ne siamo soggiogati, nostro malgrado. Pure se sovente ci dichiariamo contrari a certe forme di pregiudizio, le stesse ci influenzano, almeno nell'immediato o istintivamente. Ricordo un periodo "florido" d'attentati terroristici. Presi un treno da Milano a Roma e mi trovai in uno scompartimento in cui c'erano Arabi, con facce strane (scusate, vi dico la mia sensazione dell'epoca). Ebbi non dico paura, ma quasi di quelle persone come me. Non so se tale "paura" era dettata dal clima che i Media dell'epoca avevano contribuito a creare, oppure da un istinto condizionato dai pregiudizi disdicevoli di cui sopra. Fatto sta che me ne vergognai, lo dico senza ipocrisia. Tutti abbiamo una parte femminile, è vero. La mia è lesbica. |