Nick: Ramy* Oggetto: La vostra cassiera racconta: Data: 25/12/2007 10.42.46 Visite: 193
Nell'augurarvi i più sinceri auguri di buon Natale, vi allieto con due episodi che sono successi domenica (perchè quelli di ieri non so perchè non li ricordo) all'Ipercoop. Primo episodio: Marito e moglie hanno fatto la spesa di Natale. Si avvicinano alla cassa, inizio a passare la spesa, quando all'improvviso il signore mi fa "signorina gentilmente mi mette questi in una bustina che mi fa un conto a parte". Prendo lo scatolino e sott'occhio mi accorgo che è un pacco di preservativi; niente di eclatante se non fosse per il fatto che alzo gli occhi e vedo il volto di quest'uomo con un'espressione piena di sè e compiaciuta. Già là mi viene da ridere, ma metto questo pacchetto nella bustina e buonanotte. Alla fine della spesa, la signora paga, nel frattempo era aumentata la fila dietro di loro, lui imbarazzatissimo mi chiede di fargli il conto. Io capisco che è una persona riservata, e cerco di passare questo prodotto senza far vedere cos'era. Ma la moglie non si fa i fatti suoi e inizia a fare "AMORE MA CHE COS'è?" ,"Niente cara una cosa mia.", "Si ma la mettevi nella spesa, facevamo tutto un conto!", "No amore non fa niente", "Signorina scusi può mettere questo prodotto nel conto", ed io "No signora l'ho già chiuso." il signore "vabbè amore ma ho fatto, ho pagato, dai andiamo via, arrivederci signorina!". Mo due sono le cose o il signore era semplicemente imbarazzato, oppure doveva usarli con qualcun'altra sti benedetti preservativi. Comunque dopo sono schiattata in una risata ovviamente. Secondo episodio: Un ragazzo ruba all'incirca 10 euro di Mon chéri e Ferrero rocher. La vigilanza se ne accorge, lo ferma e gli dice che deve pagare tutto. Lui, ovviamente senza una lira, si rifiuta, e quindi la vigilanza dice alla signora che era con lui che avrebbe dovuto pagare lei. Aeh! apriti cielo..."j nun pav, chi o sap a chist, nun m'lagg purtat, è venut sul iss...no no signurì j pav sul e 15 eur miei". Io dall'alto della mia educazione ed ingenuità le dico "Signora vabbè ma facciamo così, lei mi paga, e dopo se li fa dare dal ragazzo". E lei: "signurììììììììì chill sta mmiez a na via figurat'v si me ddà. E pò s'foss arrubat nu piezz e pan pekkè nun o ten o pozz pur capì, ma stu strunz s'arrobb e ciucculatin!(Su questo devo dire che aveva ragione)". COmunque alla fine il direttore si incazza, anche perchè era a chiusura e ce ne dovevamo andare, si prende sti cioccolattini e se ne va, GRAZIANDO RAGAZZO E SIGNORA. Ma la signora non contenta continuava a parlare: "eH MA vir nu poc j aggià pavà chist so sciem, ma nun esist proprio". Alchè lì mi sono rotta il cazzo io, perchè alle 9.30 me ne dovevo andare, erano le 9.15 ed ancora c'era altra gente e dovevo anche fare la chiusura. Mi sono abbassata ai suoi livelli, lo ammetto, io tanto gentile ed educata, da guadagnarmi complimenti e cioccolattini, sono dovuta scendere al di sotto della civiltà per far andare via a questa, mi sono alzata dalla sedia, ho incominciato a battere le mani e a dire "signòòòò forzzzzzzz iatevenn ca ca c'n'amma jjjjj song e nov e mezz, stong a stammatin cà d'int forz arrivederci!" e così l'ho cacciata . Mi sono vergognata di me stessa, ma che dovevo fare? forse quello era l'unico modo, e così è stato per mandarla via. Concludo con una mia figura di merda ovviamente . Domenica ho passato il pomeriggio alla cassa prioritaria che sta a significare che qualora arrivi un invalido od una donna in stato interessante, hanno diritto a superare la fila ed a pagare subito. Una ragazza era in fila, io: "Signora lei passi avanti vedo che è in stato interessante avanzato." La furba ovviamente passa, ma in realtà quella non era gravidanza, ma semplice panza di chiattezza. Joyeux Noel à tous * ps. Non rileggo p'piacer ....Mi AmO CoSì TaNtO ChE mI ScOpErEi.... |