Nick: L'intrusa Oggetto: L'ultimaSigaretta Data: 28/6/2004 13.29.36 Visite: 308
(…) Mi colse un inquietudine enorme. Pensai: " Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta". Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine ad onta che la febbre forse aumentata e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l’accuratezza con cui si compie un voto. E, sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia. Mio padre andava e veniva col suo sigaro in bocca dicendomi: - Bravo! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito!- Bastava questa frase per farmi desiderare che egli se ne andasse presto, presto, per permettermi di correre alla mia sigaretta. Fingevo anche di dormire per indurlo ad allontanarsi prima. Questa malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi : LO SFORZO DI LIBERARMI DAL PRIMO. Le mie giornate finirono coll’ essere piene di SIGARETTE e di PROPOSITI di NON FUMARE più e , per dire subito tutto, di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ULTIME SIGARETTE, formatasi a vent’anni, si muove tuttavia. Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior indulgenza. Posso anche dire che, da qualche tempo io fumo molte sigarette…CHE NON SONO LE ULTIME. Sul frontespizio di un vocabolario trovo questa mia registrazione fatta con bella scrittura e qualche ornato: - Oggi 2 Febbraio 1886, passo dagli studi di legge a quelli di chimica. ULTIMA SIGARETTA!!- Era un ultima sigaretta molto importante. Ricordo tutte le speranze che l’accompagnarono. M’ero arrabbiato col diritto canonico che mi pareva tanto lontano dalla vita e correvo alla scienza che è la vita stessa, benché ridotta in matraccio. Per sfuggire alla catena delle combinazioni del carbonio, cui non credevo, ritornai a legge. Pur troppo. (…) Adesso che son qui ad analizzarmi son colto da un dubbio: che io abbia forse tanto amato la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà che cessando di fumare io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo? (…) Adesso che son vecchio e che nessuno esige qualcosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. Che cosa significano quei propositi? (…) dovrei morire sano dopo esser vissuto malato tutta la vita? (…) Penso che l’ultima sigaretta abbia un gusto più intenso quando è l’ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L’ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria su se stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e salute. (tratto da "La coscienza di Zeno" di I.Svevo) ….non so come potrebbero pensarla amici harding e affini altrettanto degni di codesto nick… io ci riflettevo col mio amico Frantino e dicevamo che la cultura quando è asciutta non va bene, bisogna che l’accompagni la passione, che non ha regole. Io leggo solo ciò che m’emoziona e se non m’emoziona, io preferisco passeggiare per la via…
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