Nick: `ReVaN` Oggetto: re:Il dovere di un buon cristiano Data: 13/2/2008 15.36.38 Visite: 30
è stato detto: Qualche cattolico mi spiega perche' questa "tradizione" italiana si debba esprimere nel negare diritti a persone la cui unica colpa e' avere idee diverse sul come condurre la propria vita e sul perche' [condurre la vita in un certo modo]?
è molto opinabile che la parola di Ruini o del Papa debba stabilire in modo categorico chi sia un buon cattolico e chi non lo sia. Sarebbe come dire che chi non condivide certe posizioni del Presidente del Consiglio non sia un buon italiano. Fatta questa doverosa premessa, io penso che un cristiano, se crede in certe cose, fonda su quelle idee la PROPRIA condotta (o ci prova, almeno), e al più cerca di fare proseliti dialogando e dando il suo esempio. Non cerca di fare imporre per legge i suoi dogmi agli altri. Si comporta come crede, ma non impone quelle regole di comportamento come obbligatorie ricorrendo a divieti di legge. Io cattolico, mi comporto in un certo modo che reputo eticamente, moralmente, religiosamente corretto, ma non impedisco agli altri di comportarsi diversamente, se lo credono opportuno, se questo non intacca la mia sfera personale. Credo sia questa la linea di confine tra ingerenza e non ingerenza nella vita politica da parte della Chiesa. La Chiesa ha tutto il diritto di esprimere la sua posizione su certe faccende, ha il diritto di indicare ai fedeli la via che essa ritiene giusta. I fedeli hanno il diritto di comportarsi come credono, secondo coscienza. Quello che la Chiesa NON ha il diritto di fare, è pretendere che quelle convinzioni siano imposte per legge agli altri che non le condividono. Quella è l'ingerenza. Ossia quello che sta accadendo ahimè sempre più di frequente. NN VOGLIO AVERE A KE FARE CN GENTE COME VOI, OK? (cit.) |