Nick: Psyke Oggetto: Riflessione su Sanremo Data: 2/3/2008 19.9.24 Visite: 403
Grazie al caro Youtube mi sono fatta nell'ultim'ora una "cultura" sulle canzoni più criticate di questo festival. Ho sentito la canzone vincitrice: i due artisti sono degni di questo nome, avendo una buona esperienza nei musicals e non mi stupisce che abbiano vinto. La canzone è in tipico stile sanremese, loro non hanno cantato male, si sente molto l'influsso dell'esperienza di un palcoscenico e del cantare insieme (il fatto che a me non piaccia è un altro discorso). Tricarico ha solamente cercato di imitare Vasco solo perché la canzone gliel'ha scritta lui. Mi fa un po' di tristezza pensare che sia stato accettato nonostante le numerose stonature, sapendo quali grandi artisti sono stati eliminati alle selezioni. Gazzè, E.Bennato, Cammariere... non fanno uno stile di Sanremo e sono felice che non abbiano vinto. Sarebbe stato degratificante per la loro carriera. Sanremo non vuole canzoni come le loro, quest'anno si è ritornati alla classica "canzonetta" disimpegnata, dopo la parentesi dell'anno scorso di canzoni su manicomi, Falcone e Borsellino. A proposito di Falcone e Borsellino, Fabrizio Moro l'ho preferito l'anno scorso, ovviamente, proprio perché la canzone non era idiota come le altre. Quest'anno è tornato in linea con la media sanremese. La Tatangelo si è cominciata a creare il personaggio qualche mese fa, poi è nata la questione sulla canzone prima dell'inizio del festival... insomma, se è salita sul podio è stato per il personaggio che lei e il SUO CARO GIGI hanno voluto creare. In sintesi: Sanremo VUOLE canzoni sul genere della "canzone" dei provenzali: musica semplice, temi leggeri, giusto per accompagnare le cene dei nobili francesi... Inutile accapigliarsi su perché testi e musiche interessanti, ben eseguiti, di Artisti con la A maiuscola non vengano proprio presi in considerazione. Non rileggo. "[...]And isn't it ironic, don't you think?A little too ironic, yeah, I really do think [...]" Be careful, ironic! |