Nick: Viola* Oggetto: Forse non è un bene Data: 11/3/2008 17.59.14 Visite: 437
è uscito il nuovo romanzo di uno dei miei scrittori preferiti, "fuoco amico" di A.B. Yehoshua. stavolta la protagonista si chiama Daniela, come me. la settimana scorsa il mio amato Arsenal ha buttato fuori il merdoso Milan dalla Champion's. la mia più cara amica che vive a Parigi mi ha chiamata per dirmi che il 25 aprile verrà a Napoli col suo bimbo, che è nato a dicembre. ognuna di questa cose mi ha reso felice, e cmq di esempi ne potrei fare molti altri. alla fine non è niente di che, me ne rendo conto. ma il fatto è che ho imparato molto presto, fin da ragazzina, ad essere felice non per le grandi cose, ma per le piccole. ovviamente tutto ciò era dovuto ad una situazione non facile che c'era a casa mia, una realtà decisamente non bella. quindi che so... un bel voto a scuola, il cinema con gli amici, una serata divertente, una maglietta che mi stava bene... ho imparato a vedere queste cose come fonte di felicità, sia pure momentanea (che poi secondo me è l'unica felicità che possa esistere). e ho imparato a non piangere su quello che non avevo o su quello che non andava, altrimenti sarebbe stata davvero dura. no, è che mi sto chiedendo se alla fine tutto ciò non sia stato un male. se la mia attitudine ad essere felice per le piccole cose non mi abbia danneggiata. vedo persone che si agitano, si agitano tanto per avere sempre di più, per avere "grandi cose". e spesso ci riescono. l'insoddisfazione può essere una grande molla, me ne rendo conto. io non mi agito per nulla, e di conseguenza suppongo proprio che le "grandi cose" non le avrò mai. allora forse la mia capacità di essere felice con poco in realtà alla lunga mi rovinerà la vita?
"Chi non s'aspetta l'inaspettato non scoprirà mai la verità" - Eraclito |