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Il delitto al Magic World |
NAPOLI — Ha solo tredici anni il testimone che incastra il killer del Magic World di Licola: il ragazzino, che oggi vive in una località protetta (e lontano da Napoli) con i genitori, ha raccontato ai magistrati come, il 10 agosto scorso, vide Mario Buono assassinare davanti al parco acquatico Nunzio Cangiano, che era in attesa di entrare assieme alla moglie e ai figli. Il racconto dell'adolescente è stato ritenuto attendibile prima dal gip, poi dal Riesame e infine dalla Cassazione, che l'altro giorno ha respinto la richiesta di scarcerazione di Buono avanzata dal suo legale. Nunzio Cangiano era considerato affiliato ai «neo-scissionisti» ed era ricercato per l'assassinio di Antonio Silvestro, avvenuto nella zona del «terzo mondo».
Mario Buono, invece, arrestato dai carabinieri, è considerato un fedelissimo della famiglia Di Lauro. Il fatto che la Cassazione abbia rigettato la richiesta di scarcerare l'indagato conferma che il ragazzino è ritenuto attendibile dai giudici nonostante la giovane età. Il delitto avvenne tra la folla che attendeva di entrare nel parco acquatico.
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Il presunto killer |
D'altra parte il ragazzino era stato molto preciso nella ricostruzione del delitto e nell'individuazione del responsabile. «ha gli occhi azzurri e io l'ho visto bene in volto», ha raccontato ai carabinieri. Una versione che non ha mai cambiato, ma che anzi si è arricchita di nuovi particolari che hanno contribuito a inchiodare il killer.
Ma per l'adolescente e la sua famiglia è ora tutto cambiato. Hanno dovuto cambiare città e vivono blindati. Il ragazzo ha mutare scuola e amici: tutto stravolto nella sua vita. Ma lui non molla e ha già detto che confermerà in aula la sua deposizione.