Nick: insize Oggetto: VIGLIAKKI SEMPRE Data: 7/7/2004 15.52.48 Visite: 258
Fedeli nei secoli by viola Tuesday July 06, 2004 at 11:11 PM mail: da La Stampa 5 luglio 2004 GLI UOMINI DELL’ARMA: SI E’ RIBELLATA A UN CONTROLLO, E’ FUGGITA ED E’ NATA UNA COLLUTTAZIONE «Insultata e picchiata dai carabinieri» La denuncia di una ragazza peruviana contro due militari Una ragazza peruviana di 23 anni, da 14 in Italia, ha denunciato di essere stata insultata, minacciata e picchiata dall’equipaggio di una gazzella dei carabinieri. La giovane è stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale Martini, è guaribile in 10 giorni. Secondo i carabinieri la ragazza si sarebbe invece ribellata a un controllo cercando di allontanarsi e ne sarebbe scaturita una colluttazione. I militari starebbero valutando di denunciarla per «resistenza e violenza a pubblico ufficiale». Anche un maresciallo ha fatto ricorso alle cure dei medici, anche lui con prognosi di pochi giorni. Protagonista dell’accaduto è Vanessa Centeno Salas, nata a Cusco il 25 luglio del 1980, laureanda in lingue straniere, studentessa-lavoratrice. Il fatto è accaduto intorno a mezzanotte di mercoledì scorso: «Ero scesa dall’autobus della linea 1 in piazza Massaua e camminavo lungo via De Sanctis per tornare a casa. Ho notato un’auto dei carabinieri accostarsi a due ragazzine che camminavano alcuni metri più avanti, che poi si sono allontanate di corsa. Poi l’Alfa mi si è avvicinata e una voce mi ha chiesto "Dove vai?". Ho risposto che stavo tornando a casa. I due carabinieri sorridevano, ma non ho dato loro confidenza. L’auto mi ha seguita, poi uno degli occupanti ha insistito: "Allora?". Ho pensato che cercassero di fare i galletti ed ho replicato: "Andate a lavorare". L’auto si è fermata di botto, i due carabinieri sono scesi e il più anziano mi ha afferrato il braccio rivolgendomi frasi triviali. Contemporaneamente mi ha colpito con una decina di schiaffi. Questo nonostante le mie suppliche». La ragazza terrorizzata ha cercato di scappare: «Avevo visto quell’uomo pieno di rabbia. Così, mentre stava esaminando la mia carta di identità, mi sono messa a correre. Ma mi ha raggiunto e ha urlato: "Sali in macchina che ti mettiamo le manette". Io ho replicato che non l’avrei fatto, che non mi fidavo. Per fortuna sono tornate le ragazzine che erano scappate poco prima, insieme ad alcune persone. I carabinieri si sono distratti e così sono riuscita a correre sino a casa». La ragazza, in stato di choc, ha voluto fare denuncia proprio ai carabinieri, in via Valfrè, appena due ore dopo il fatto. Oltre all’indagine della Procura della Repubblica è stata avviata anche un’indagine dell’Arma. I militari della compagnia Mirafiori, autori dell’intervento, hanno fatto presente che la giovane aveva una carta d’identità scaduta ed era senza permesso di soggiorno, lasciato a casa. E ribadiscono che la colluttazione è sorta dopo che la ragazza aveva cercato di eludere i controlli. Decisiva potrebbe risultare la deposizione delle due ragazzine presenti sulla scena del fatto, che purtroppo si sono allontanate poco dopo senza essere identificate. Il comandante provinciale, colonnello Cosimo Damiano Apostolo: «Solo dopo le decisioni della magistratura valuterò le eventuali responsabilità dei miei uomini, che però hanno fornito una ricostruzione ben diversa da quella della ragazza». a. con.
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