Nick: polpot Oggetto: Cazzate.... Data: 9/7/2004 2.6.38 Visite: 125
Un rumore, apro gli occhi. La mia stanza, buio, gelido, calmo, l’orologio segna le 02:10; vedo inoltrarsi una luce dalla stanza di mio fratello….penso, ho un gran mal di testa e con quella luce non riesco a dormire, mi alzo per spegnerla, dal corridoio vedo un’ombra….. è lui abbandonato sulla sedia della sua scrivania con le mani che gli reggono la testa…. Ha gli occhi spalancati come se si stessero contraendo, il suo sguardo è fisso verso qualcosa che io non vedo, qualcosa che in realtà non esiste, verso qualcosa che vede solo lui; sta tremando e io resto ad osservarlo avendo paura di spaventarlo; è pallido, è scosso, conosco bene mio fratello e penso che gli sia successo qualcosa, credo che stia pensando… si, ne sono sicuro! Ma a che cosa? Che cosa gli è potuto succedere per stare in quello stato confusionale? È strano per me vederlo così, mi fa quasi pena…. Resto a guardarlo ancora ed è come se nel suo inconscio stesse dicendo qualcosa, dal suo labiale riesco a capire una sola parola, credo che stesse dicendo "perché"; ma cosa, cosa voleva sapere, cosa lo faceva essere in quello stato e qual era questo "perché" che lo stava assillando. Ad un certo punto mentre perso nei miei pensieri continuavo a guardarlo, adagiamente si gira verso di me, mi fissa, in realtà mi faceva paura, e mi dice: che fai? Perché sei sveglio? Perché sei restato a fissarmi per tutto questo tempo? Dopo la sua voce ci fu un breve silenzio carico di tensione dove i nostri sguardi si allineavano; avevo paura, non sapevo che cosa rispondergli. Aveva ancora gli occhi spalancati e aspettava una mia risposta… Lo guardavo ancora… mio fratello è un ragazzo di media altezza, anche se in quella posizione mi sembrava molto più basso, ha i capelli dello stesso colore degli occhi: un castano molto chiaro, il suo viso ricoperto da una barba frastagliata era di un tenue pallore ed era proprio questo pallore che mi induceva ad osservarlo…. ero ormai perso nei miei pensieri, non riuscivo più a focalizzare con i miei occhi né gli oggetti, né la figura di mio fratello, non so se era la stanchezza o il modo in cui l’avevo visto….. Allora? Che fai ancora li? Mi ripetette con tono più acuto. La sua voce mi scosse, mi fece venire la pelle d’oca, mi sentivo in disagio e intanto lui continuava a guardarmi…. Ad un certo punto è come se ripresi coscienza, feci un passo avanti e gli risposi: ……………………………………………………………………….....To be Continued!
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