Nick: neverm|nd Oggetto: Che bello viaggiare in treno.. Data: 10/4/2008 23.48.37 Visite: 304
Allora, stasera piglio il treno da roma per tornare a napoli. Il treno ha, come al solito, mezz'ora di ritardo. e vabbuò, mi assetto e mi mangio i toast che m'ero portata. arriva il treno, salgo, e nel mio compartimento sono da sola. Che bello! penso. Non succede quasi mai. Poi arriva il controllore, io gli dò il biglietto, e vedo che lui fa una faccia strana: in pratica la signorina della biglietteria invece di farmi il biglietto per le 20 e 27 me lo aveva fatto per le 8 e 27...Alla fine per fortuna si mette a ridere e decide che non fa niente. Menumal, ce mancav sul a multa. Intanto a formia salgono delle persone, che per fortuna non si siedono nel mio compartimento. sento però dal corridoio due tizi che parlano. uno dalla voce giovane fa a un altro dalla voce adulta: "Ma tu a chi voti?" e quello risponde "Io? a berlusconi, se mi aumenta la pensione..." e il ragazzo risponde "A berlusconi? E pure io o vot a berluscon". Dai dialoghi successivi capisco che sto ragazzo fa il muratore...Vabbè, un muratore che vota un imprenditore, tutto ok. Dopo un po' sto ragazzo apre la prota del mio compartimento e fa "Scusa, mi posso sedere o ti disturbo?" Io penso "oilloc..." ma gli rispondo che ovviamente si può sedere. Questo comincia a chiedermi da dove sto venendo, che ci faccio a roma, e quando gli dico che studio mi fa tutta una pippa il cui succo è che sono una scema ad avere studiato perchè tanto non trovo lavoro e lui invece che non è andato a scuola abbusca 1200, 1300 euro al mese. Quando si accorge che sta per arrivare la sua fermata si affretta a provarci, chiedendomi di offrirgli (manco di offrirmi!!), un giorno di questi, un caffè. Io gentilmente gli rispondo che non mi sembra il caso, sono impegnata e cmq non mi va, lui insiste a chiedermi il numero, io sto per mandarlo a quel paese quando il treno si ferma alla sua fermata. Contenta che lo scocciatore sia sceso, mi preparo all'ultima mezz'oretta di viaggio, ma niente da fare, non posso starmene tranquialla: arriva il venditore ambulante con i cazettini. "Signurì vulit verè che belli fantashmin?", gli risopndo che no mi servono, ma quello insiste: "E jamm me vulit ra coccos? fatem campà pur a mme", gli dico che non tengo niente, e infatti non tenevo manco 50 centesimi, dopo varie insistenze finalmente capisce e se ne esce lanciandomi educatamente un "vafammocc" e qualche altra parolaccia. Finalmente dopo poco arrivo a napoli. Che bello viaggiare in treno, e pensare che faccio questo ogni settimana... .
Se vuoi morire muori, niente di male. Per quanto mi riguarda sono accanito a vivere e volare. |