Nick: Psyke Oggetto: In risposta a Guðjohnsen Data: 29/5/2008 15.27.30 Visite: 198
Dire sì al nucleare farà risparmiare Il ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola ha promesso "bollette più leggere" per i cittadini dei comuni che ospiteranno gli impianti nucleari. Presto al vaglio del Parlamento il piano energetico nazionale. Anche il ministro Matteoli a sostegno del nucleare. Il presidente di A2a, Zuccoli, propone una "Road map". Contrario al ritorno al nucleare il senatore del Pd Della Seta. Il ministro Scajola ha la certezza che con i giusti incentivi il nucleare di terza generazione sarà accolto dai cittadini perché permetterà un risparmio notevole sulle attuali bollette. "Non si dovrà solo premiare le comunità locali, che dovranno certamente avere delle royalty, ma i cittadini delle località in cui sorgeranno gli impianti dovranno pagare l'energia molto meno". "Il nucleare di terza generazione è avanguardia" e sarebbe un errore attendere le centrali di quarta generazione. Così il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, risponde a chi giudica "vecchie le centrali di terza generazione. Non ce n'è neppure una operativa - ha spiegato il ministro -. Se ne sta ultimando una in Finlandia. E si sta lavorando in Francia, con la partecipazione anche dell'Italia", ha aggiunto riferendosi al progetto Epr a cui partecipa anche Enel. Secondo Scajola, sarebbe un errore perdere ora l'occasione del nucleare per attendere la tecnologia per le centrali "pulite" di quarta generazione. Chi pretende di attendere la quarta generazione "è come se decidesse di nascondere la testa sotto la sabbia". Scajola ha anche annunciato che il governo intende stendere un "piano energetico nazionale" che passerà al "vaglio del Parlamento". MATTEOLI. "Il nucleare risolverà i problemi di produzione energetica dell'Italia, ma solo nel lungo periodo, in 10-15 anni". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. "Nel frattempo - ha aggiunto il ministro - siccome non è pensabile che con le fonti alternative si possa risolvere il problema della produzione di energia, andiamo avanti con l'eolico ed il solare, ma occorre un mix per produrre energia: i rigassificatori vanno fatti, non è possibile tenerli bloccati. Ora bisogna partire, l'uso del gas è indispensabile, così come il carbone pulito, che non ha più l'impatto ambientale di una volta". ZUCCOLI. Una "road map" per far tornare l'energia nucleare in Italia, con il primo impianto pronto tra 12 anni. E' quanto propone il presidente di A2a Giuliano Zuccoli, che ha presentato oggi alla stampa i risultati di un sopralluogo in Finlandia di Energy Lab, la fondazione a sostegno della ricerca energetica creata da Regione Lombardia, Università Bocconi, Università Bicocca, Università Cattolica, Politecnico, Statale, Fondazione Aem e Fondazione Edison. "Vediamo Enel come soggetto principale per il ritorno al nucleare in Italia" ha aggiunto Zuccoli, precisando però che si tratta di una "opinione personale, da cittadino" basata sul fatto che "Enel è l'unico soggetto nazionale che possiede impianti nucleari" e che "oggi non c'è niente di concreto con Enel". La tappa successiva, secondo Zuccoli è un "accordo con i produttori e i consumatori di energia" sul modello del consorzio finlandese che gestisce l'impianto in costruzione di Olkiluoto, dove sono già attive due centrali nucleari con il consenso della popolazione locale. Serve innanzi tutto, secondo Zuccoli, una "ipotesi di sistema legislativo che permetta un accorciamento dei tempi per renderli coerenti con il resto del mondo", per poi "definire quante centrali realizzare in Italia" indicando "quali caratteristiche dovranno avere i siti" considerando "il problema dello smaltimento delle scorie". Il tutto presuppone, secondo il presidente di A2a, "ingenti investimenti con accantonamenti importanti per lo smantellamento dell'impianto a fine ciclo". Tra le difficoltà indicate da Zuccoli c'è la "costruzione di un modelllo che ci consenta di ottenere prestiti dalle banche". Zuccoli ha asserito che alla Fondazione Energy Lab "è piaciuto molto il modello consortile che abbiamo osservato in Finlandia", dato che "il Paese ha bisogno di un rafforzamento e un clima di condivisione". Per questo "è importante raggiungere una accordo con i vari attori, in primis Enel e poi gli altri". A chi gli chiedeva di Edf, socio di Edison insieme ad A2a, Zuccoli ha replicato che " è inutile nascondersi dietro a un dito, Edf è il principale produttore mondiale di energia nucleare, la sua presenza può aiutare, ma questo è un progetto italiano". L'ipotesi presentata oggi da EnergyLab prevede per l'Italia 10 mila megawatt al 2030, con "quote importanti di ciclo combinato", ha spiegato Roberto Potì, direttore sviluppo Edison, presente all'incontro, insieme al "massimo possibile di risparmio energetico ed energia da fonti rinnovabili". "Il nostro modello - ha precisato comunque Zuccoli - è un consorzio di grandi produttori e grandi consumatori, siamo favorevoli a un modello consortile, con chi lo vedremo poi". DELLA SETA. Il senatore del Pd Della Seta non condivide le opinioni del ministro Scajola. "E' uno strano atteggiamento quello del ministro Scajola sul nucleare - dice l'esponente del Pd - da una parte sostiene che le centrali possono essere solo sicure ed ecologiche, ma dall'altra ritiene necessario dare incentivi ai comuni e ai cittadini che le ospiteranno. Forse allora non è tanto certo di quel che racconta. Forse comincia anche lui a dubitare della loro sicurezza o magari comincia a intravedere qualche problemino di consenso tra i cittadini?". "Queste dichiarazioni - osserva Della Seta - sono la dimostrazione di come all'interno della maggioranza i proclami pro-nucleare si stiano sgonfiando sotto i colpi delle dichiarazioni anche di amministratori di centrodestra, niente affatto disposti a costruire o rimettere in funzione una centrale nucleare sul proprio territorio". "E' evidente - conclude Della Seta - che il ministro farebbe bene a considerare con attenzione le voci che si oppongono al suo progetto di riproporre il nucleare in Italia affossando così pure le energie rinnovabili che invece rappresentano la modernità e il futuro in tutto il mondo". secondo te, Guðjohnsen, vedendo gli incentivi continueranno a dire di no? "[...]Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...[...]" |