Nick: notte Oggetto: ..Leggo.. Data: 7/6/2008 12.50.55 Visite: 291
"Quando la verità ci tocca, ci tocca sempre anche nel corpo" Dorothy Allison. E così penso.. Penso allo stretto rapporto che c’è tra verità e corpo. Forse allora è per questo che una donna non ha bisogno di spogliarsi per essere nuda. Quando ci si espone senza pudore o difesa, anche solo sotto forma di pensiero, si mostra ben più che la pelle e la carne e a nessuno, o forse solo a pochi, è dato penetrare davvero oltre la pelle e la nudità. Nei miei momenti di intimità, mi piace indossare una camicia maschile sulla pelle, far scivolare le braccia dentro le maniche troppo lunghe, rovesciare i polsini, scorrere ad uno ad uno i piccoli bottoni, allacciandone casualmente, qua e là, qualcuno. Ed ecco allora che la camicia maschile è la "mia verità", qualcosa che mi tocca e da cui mi faccio toccare con entusiasmo, senza espormi eppure così esposta, in splendori e miserie… Non c’è provocazione e neppure esibizionismo, semplicemente in quella stoffa mi riconosco, sono io, senza pretese. Indossare la camicia maschile forse è un modo per essere la Donna che sono. Il mio gusto per il bello imperfetto, la mia commozione per un niente, la sfrontata timidezza e persino le mie fragilità, i silenzi, l’incostanza, la lunaticità.. Ora ascolto. Con indosso la camicia non mi sento soffocare, non devo giustificare, non devo contare i centimetri della gonna che indosso o dosare il volume della mia risata. La camicia è come un amante silenzioso… sa essere discreto in attesa che io sia pronta ad aprirmi. E lo sto facendo. Lentamente.. una vera intimità… quella con me stessa. Posso essere totalmente, completamente me. Fuori e dentro la camicia. ..."non so se un giorno mi vorrai per te soltanto per questo ho pianto... perchè io so che il sogno svanirà.. e non si avvererà".. |