...sono rimasta allibita...
Sono complessivamente 14 le ordinanze d'arresto nell'ambito dell'inchiesta su presunte truffe alla Sistema sanitario nazionale che coinvolge la clinica Santa Rita di Milano: 2 in carcere. Agli indagati vengono contestati 90 episodi di lesioni gravi e gravissime e 5 di omicidi volontari per interventi operatori inutili e dannosi nei confronti di pazienti che non sarebbero stati messi al corrente dei rischi che correvano. Lo scopo, quello di ottenere rimborsi dal Servizio Sanitario, non dovuti, secondo l'inchiesta, per circa 2 milioni di euro. I medici arrestati nell'ambito dell'inchiesta sono stati sospesi dall'Ordine.
Quella messa a fuoco dall'indagine della Guardia di Finanza e della magistratura milanese, appare coma la fotografia di una vera e propria 'clinica degli orrori'. Tre le ordinanze d'arresto nei confronti di medici per omicidio volontario e lesioni gravissime. Sequestrati rimborsi dal SSN per 2,5 milioni e 4 mila cartelle cliniche.
Da quanto emerge, nel corso di interventi sarebbero stati asportati ad esempio polmoni anche in caso di tubercolosi. In altri casi sarebbero state asportate mammelle a donne in giovane età, anche a una ragazza di 18 anni, senza motivo, quando sarebbe bastata la semplice asportazione di noduli. Una donna di 88 anni affetta da tumore, sarebbe stata operata 3 volte in tre mesi (con un rimborso di 12 mila euro a intervento) quando sarebbe bastato un solo intervento. In molti casi il consenso all'intervento non sarebbe stato firmato dai pazienti e l'operazione eseguita anche contro il parere del medico curante.
Attraverso i 'bonus' ottenuti eseguendo operazioni inutili, se non dannose ("PIU' OPERI, PIU' TI PAGANO") sui loro pazienti i medici indagati della Casa di cura milanese Santa Rita vedevano lievitare i loro compensi mensili da 1.700 a 27.000 euro.

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