Nick: siddharta Oggetto: Un comico e due bambinoni Data: 23/7/2004 11.4.40 Visite: 111
Contrariamente a tutto c'è sempre qualcuno che sta nell'esatto punto in cui anche tu ti fermi ad osservare il mondo. Non sono tanti, anzi, sono molto pochi però qualcuno ci sta. E' quasi sempre difficile riconoscersi, ci vuole un talento innato, ma coltivato e visto crescere senza distrarsi e calpestarlo. Ieri sera ho visto un comico con le lacrime agli occhi, ormai capisce dove volgio andare, ma sa ancora confondersi per qualcosa di inaspettato, prima che dico qualcosa, che scrivo qualcosa, che canto qualcosa. Ma forse perchè anche io guardo lui, ho capito cos'è che anticipa il suo modo di dire una frase che ti fa piegare in due, o una sua pausa. Bisogna essere dei geni per provocare emozioni con una pausa, con un silenzio, con una fine e con un inizio. Fatto sta che ieri sera ho visto un comico con le lacrime agli occhi, e due bambinoni con gli occhi che gli suonavano. Eravamo in quattro ma eravamo assai, si poteva pure partire per una battaglia..... e si parlava di musica, si ascoltava di musica, ma quando si ascolta di musica dopo è quasi superfluo parlarne, anche perchè ne vengono fuori teoremi che non reggono alcun confronto, soluzioni che non hanno alcuna certezza. E allora si può solo ascoltare e accontentarsi della verità poichè l'arte non la fai fessa. E' vero ciò che è vero, e vero ciò che dici, che suoni, che reciti e che dipingi di vero; il resto non conta. E' inutile fare favori a chi non guarda oltre il suo naso. Van Gogh diceva che per un quadro si può anche morire. E allora cosa serve farne alcuni per sopravvivere? Ieri sera ho visto un comico con le lacrime agli occhi, e due bambinoni con gli occhi che gli suonavano. Eravamo in quattro ma eravamo assai, si poteva pure partire per una battaglia.....
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