Nick: Psyke Oggetto: Esami di stato '08 - Greco Data: 19/6/2008 17.56.11 Visite: 385
Per chi ha qualche reminiscenza:
«Ecco dunque come deve essere secondo me lo storico: sia impavido, incorruttibile, libero, amico della franchezza e della verità, uno che - come diceva quel comico - chiama fichi i fichi, e barca la barca, uno che mai per odio o per amicizia sia spinto a concedere o negare, a commiserare o vergognarsi o disprezzare; giudice giusto, benevolo con tutti mai fino al punto di concedere ad una parte più di quanto meriti, che quando scrive non ha patria né città, che non ha un sovrano, e non sta a chiedersi cosa piaccia a costui, ma riferisce quello che è accaduto. Fu Tucidide a stabilire tutto questo, a distinguere virtù e vizio nella storiografia, vedendo che Erodoto era ammirato a tal punto che i suoi libri venivano addirittura chiamati Muse. Dice infatti di scrivere qualcosa che resti per sempre anziché per la gara del momento; dice di non apprezzare l'elemento favoloso ma di lasciare ai posteri il racconto veritiero di quel che è accaduto. E introduce il concetto dell'utile, di ciò che qualunque persona assennata potrebbe indicare come fine dell'opera storica: che cioè, come dice, se capitassero di nuovo situazioni simili, ci si potrà giovare nella situazione presente guardando a ciò che è stato scritto prima». [Luciano] Ai classicisti: ma quanto vi ricordate di greco? alla vostra maturità uscì latino o greco? Foste felici o avreste preferito l'altra materia? 2000, Latino, Vitruvio, De Architectura "[...]Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...[...]" |