Nick: Psyke Oggetto: Finalmente qualcuno parla? Data: 21/6/2008 19.30.38 Visite: 199
Giustizia, Mancino contro espedienti politica per eludere leggi ROMA (Reuters) - Mentre da giorni maggioranza e opposizione si scontrano su una norma che potrebbe sospendere fra gli altri un processo in cui è imputato il premier Silvio Berlusconi, il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino ha criticato oggi gli "espedienti" dei politici per "eludere" le leggi. "Fino a quando l'azione penale è obbligatoria, alle toghe non si può chiedere di non fare i processi - ha detto Mancino parlando ad Avellino, secondo quanto riportato dai media - Ai politici si può invece chiedere si sapere scegliere natura, limiti, tempi ed efficacia delle leggi, non espedienti per eluderli". Il numero due del Csm (che è presieduto dal Capo dello Stato) ha detto anche che "le polemiche sono occasioni per nascondere i problemi e per dividere il Paese". Una fonte giudiziaria ha detto oggi che i due magistrati relatori della bozza di parere che sarà discussa lunedì dalla Sesta Commissione del Csm sostengono che la cosiddetta norma blocca processi -- approvata in Senato e inserita nel decreto legge sicurezza che sospende per un anno i processi per reati fino a 10 anni di reclusione commessi entro il 2002 -- ha profili di incostituzionalità. L'emendamento blocca processi è al centro dello stop al dialogo fra opposizione, che accusa il governo di averlo ideato per bloccare il processo Berlusconi-Mills - in cui il premier è imputato di corruzione giudiziaria - e la maggioranza, che sostiene invece che la norma serva a trattare prima i processi di "maggiore allarme sociale". REPLICA DI CICCHITTO Csm, Cicchitto (Pdl): applicati due pesi e due misure Roma, 21 giu - "Né Mancino, né il Csm nel suo complesso sono abilitati a dare giudizi di costituzionalità o incostituzionalità delle leggi in discussione in Parlamento". Lo dice Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, che aggiunge: "Siamo sul terreno del tutto inaccettabile dei due pesi e due misure. Quando ci sono state le pubblicazioni delle intercettazioni telefoniche riguardanti D'Alema e Fassino e la successiva iniziativa giudiziaria della dottoressa Forleo, la sinistra ha sviluppato polemiche violente ed una serie di prese di posizioni contro quel magistrato, che è stato attaccato anche da altri magistrati, dal Csm e dall'Anm". Cicchitto conclude: "Oggi, siccome nel mirino e' nuovamente Berlusconi, contro il quale stanno avvenendo a Milano cose inaccettabili, vediamo che nei confronti delle sue legittime proteste c'e' una inusitata mobilitazione del Csm, dell'Anm, dell'ineffabile Mancino e, infine, di Veltroni che, ormai al guinzaglio di Di Pietro, ripete con singolare automatismo cio' che disse il gruppo dirigente del Pds dal 1992 in poi. Non ha certamente senso fondare il Pd e poi riproporre tutto il repertorio giustizialista. Non a caso, anche per questo, il Pd versa in una crisi profonda, come ha testimoniato la sua disfatta elettorale in Sicilia e la sua sconcertante assemblea nazionale".
"[...]Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti...[...]" |