Nick: micetta73 Oggetto: 4 LUGLIO ALLA EDERLE Data: 5/7/2008 16.49.2 Visite: 2228
ieri sera ero con mio figlio, usciamo dallo studio del mio maestro dove vado a dipingere e mi faccio venire la brillantissima idea di andare a vedere i fuochi d'artificio in caserma ederle. l'orario di apertura al pubblico era dalle 16 alle 24. andiamo a fare un pò di spesa ci mangiamo una pizza al taglio passiamo da casa e ci dirigiamo verso la caserma americana. l'ingresso per il pubblico era da una via laterale. erano le nove e venti. traffico della madonna, giriamo per un' ora e venti per cercare disperatamente parcheggio,rimaniamo imbottigliati e i fuochi li vediamo dalla macchina. troviamo miracolosamente uun posto dietro le carceri, che confinano con la caserma, in mezzo ai campi ovviamente in zona rimozione ma tant'è. arriviamo a piedi che sono le 11 passate e facciamo la fila, la vigilessa ci dice che c'è più di un'ora da aspettare ma andiamo lo stesso. mio figlio si era già roto le balle, non ama gli americani anche se ne vede tutti i film e asserisce di essere un "no dal molin". vuole tornare a casa ma io ormai ho fatto 30e amm fà 31. dopo un'attesan di circa 20minuti di fila entriamo e passiamo sotto il metald etector e qui comincia la paranoia. è tradizione che il 4 luglio la caserma ederle sia aperta al pubblico ( cadendo di venerdì, è aperta anche oggi). mia sorella mi ha deto che lei andò a fare il 4 luglio alla ederle moltissimi anni fa e si divertì molto, quantomeno era molto interessante. insomma. passiamo il metal detector e ci riimpossessiamo del territorio a noi usurpato almeno per un gionro. mi rendo conto del vero delirio americano e mi sembra di stare in israele: c'è un'unica via di transito pedonale sia per entrare che per uscire lunga si e no 300metri, forse meno, ai lati della via è tutto recintato con una grata alta . i pochi pasanti americani ci guardano attraverso questa grata come se fossimo dei fenomeni da baracone, visto che loro escono dalla caserma solo per andare nei locali di lap dance ecceterae quindi a noi non ci vedono praticamente mai, non parlano italiano e i vecentini non parlano inglese. lungo la strada recitanta , accessibile al pubblico c'è un locale , tipo un pub dove un gruppo italiano , tra la'ltro anche bravi, suonano musica folk americana e alcuni ballano le danze tipiche del country. la magior parte degli americani stanno al bancone del bar. mio figlio s'ammoscia 'a wallerina comm 'a kkè e mi tocca uscire a metà canzone. noto a fianco del palco un diplay che fa scorrere la seguente scritta che recita più no meno così:" beware of your surroundings, whatever unusual event u notice please call number 0444-...." proseguiamo lungo il percorso recitanto che si divide in due strade, a sinistra sta una via con dei baracchini di pop corn eccetera una piazza con delle panche per mangiare e un bel palco grande dove sta il pezzotto di elvis che fa i suoi numeri. l'altra parte del bnivio porta a un piccolo parco giochi con kids' slides ( giostrine) per i bambini e un kiosketto di ZUCCERO filato. capiamo che non c'è altro per noi italiani, che non ci è posibile, come una volta era invece, poter vedere i negozi o comprarsi le sigarette, a noi è tutto interdetto. una ragazza incontra un'amica lungo la strada e le salta addosso salutandola con gridolini, due gurdie americane si girano allarmatissimi senza dare nell'occhio (credono loro) e quando hanno visto che non c'era niente fingono di acquietarsi tenendo gli occhi ben aperti. ci dirigiamo vrso l'uscita e verso mezzanotte meno dieci dagli altoparlanti delle voci registrate recitano ripetutamente in italiano e in inglese:" la festa è finita ,la festa è finita siete pregati di dirigervi verso l'uscita al cancello 5" mi sembrava di essere in una trincea , in un lager o suls et di un film di quelli in cui le popolazioni perdoo la loro identità e tutto è controllato dal'alto nei minimi dettagli è stato veramente alienante giuro
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