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Nick: micetta73
Oggetto: il MIO cavaliere oscuro
Data: 26/7/2008 23.33.7
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ATTENZIONE CONTIENE SPOILER
una delle operazioni di industria cinemtografic meglio riuscite quella di rifare batman riprendere la storia dall'inizio e con la scusa reinterpretare dei personaggi che prima rimanevano solo nei fumetti. con tutto il rispetto per tim burton e il lavoro precedentmente fatto ma questo nuovo batman è decisamente più affascinante, misterioso, insondabile. un ennesimo anakin che passa al lato oscuro della forza. questa pellicola segue l'ormai consolidato filone che prevede che il supereroe non sia così limpido , che sia una persona normale che può aver subito una non più così fantascientifica mutazione genetica, oppure una persona che dispone di mezzi finanziari notevoli, tanto credibili e possibili quanto un errore del DNA mescolato con uno alieno a produrre chissà quale chimera. insomma il filone della fantascienza ormai non più proiettata verso un futuro lontano lontano ma al domani vicino e prossimo venturo , cominciata con "terminator le macchine ribelli", sta vivendo il momento di massima espressione. l'eroe non è più il candido giglio salvatore della patria che uccide i cattivi, ma diventa cattivo egli stesso, ha i suoi lati oscuri,le sue debolezze, perchè siamo tutti esposti a qualche potenziale capacità inespressa, chiunque di noi può avere una capacità speciale che ci può distinguere dagli altri, qualcosa che non i creaiamo ma che ci viene data dal destino. un destino che coglie a caso il povero come in "jumper" o il ricco come in "batman", lo incontri e lo subisci tuo malgrado , come nell'ultimo di shyamalan, "e venne il giorno". ecco che allora il supereroe diventa quasi antipatico, non è più poi così buono, perchè il buono, per tutti, deve essere senza macchia. riesce però pur non piacendo a penetrare nella nostra mente più del cattivo fine a se stesso. ecco che allora i vari lex lutor o anche il joker della precdente versione, interpretato da quelloc he alora etra l'unico attore possibile per quella parte, jack nicholson, diventanod elle macchiette da caratterista. ci vuole ben altro per caratterizzare un cattivo, ci vuole un tormento interiore assimilabile e compatibile, la compassione, nel senso di patire insieme. heath ledger meriterebbe veramnte un oscar postumo, un pazzo così strutturato non lo si vedva nemmeno dai tempi di hannial lecter. ormai gli americani son completamente disorientati fino al punto che il buono si accolla le morti di un altro, perchè "gotham deve avere l'eore che si merita", meglio far passare un poliziotto assassino per un eroe e far credere che l'assassino è l'uomo nero, deludere la gente illudendola. dicendo questa frase viene fotografata tutta la realtà attuale della società americana che preferisce non vedere, non sentire, annullare la produzione del nuovo film tratto dall'ultimo di khaled hosseini perchè parla di iraq, credere che il pericolo viene da fuori , che ha un colore diverso, che è scuro che prla un'altra lingua, che non vive come vivono loro. che però se sta in america è americano perchè in god we trust e in america tutto è possibile, ma proprio tutto e quindi anche il brutto. qusto jocker non è la macchietta da fumetto di jack nicholson, è un terrorista vero, s-truccato come robert smith dopo il tuffo nell'armadio dalla bianca scogliera di dover, il terrorista che non ha nulla da perdere, perchè per lui nulla vale, lo carichi di botte elui ride, dà fuoco a una montagna di soldi ,è pronto a farsi esplodere, meglio di così si muore perchè lo stupore negli occhi di chi sta sgozzando lo eccita, come eccitava l'insospettabile maniaco dela porta accanto nel film sugli snuff "8mm". gli americani sonos empre stati un paese di gente paurosa, forcaioli. in american english esiste non per niente l'espressione "take the gun ride" per dire sedersi al posto del più eletrizzante nostrano e futuristico "navigatore", retaggio di quando le carovane dei pionieri venivano assaltate e quindi di fianco a chi guidava la diligenza si siedeva uno col fucile o la pistola. gli americani nons anno più da chi sid evono difendere. i buoni diventano i cattivi perchè il cattivo è tra noi, siamo noi, quella terra che ha spalancato le porte a tutti si rende conto che quei tutti non sono tutti americani, son una moltitudine di popoli che si trascinano odi ancestrali, come nel film "il cacciatore di aquiloni", sono moltitudini di popolazioni che si ghettizzano a vicenda, che vedono la mescolanza come una contaminazione pericolosa, vedi la commedia "il mio grasso grosso matrimonio greco". un popolo che ha fatto della multirazzialità il proprio punto di forza si comincia a rendere conto che la vera integrazione non c'è mai stata perchè dire "seasonal greetings" non vuol dire non ofendere nessno ma il contrario, vuol dire privare di ua tradizione la maggioranza della gente.dove non ci sono tradizioni non c'è storia e gli americani se ne stanno rendendo conto esprimendolo con la demolizione degli eroi e rendendo gli antieroi più veri e possibili al punto che iòl tratto distintivo tra supereroe e persona normale nelle stesse condizioni socieconomiche diventa il vero tallone d'achille di tutto l'impianto scenico e narrativo. personaggi come ironman, spiderman, hulk tutti possibili se presi al dilà del rovescio della medaglia ( o della facciata nascosta) del "protagonista prescelto", diventano dei semplici giocattoli. ecco che allora quella del superoeroe diventa un quasi grottesco macguffin hitchockiano per raccontare l'america di oggi, che non si ritrova più in se stesa, nella sua realtà di plastica colorata, ma che cerca risposte che non ancora riesce a trovare perchè ancor anon ha gli strumenti per ripondersi.
