Nick: Buendia Oggetto: la buona morte Data: 1/8/2008 12.12.28 Visite: 274
ciclicamente l'opinione pubblica, nelle vesti di 'autorevoli' pensatori o in quelle più comuni di semplici cittadini pensanti, è mediaticamente sottoposta al caso doloroso di un corpo sospeso tra l'esserci e l'essere. le parole più belle, quelle più misurate e di cuore che ho letto, le ha pronunciate un uomo di chiesa e di fede, don luigi garbini che scrive: "il coma è un esproprio: una perdita di possesso, di proprietà del corpo e quindi di intimità" ma nonostante ciò, nessuno oggi può "dopo sedici anni, staccare tranquillamente il sondino di eluana senza sentirsi fuori posto". sorvolando sugli eccessi del solito speculatore a cui la silurata elettorale non ha fatto effetto alcuno, ammetto che stavolta bagnasco dice una cosa giusta (apparentemente banale) e che mi sento di condividere. "drammatico quando la vita finisce per una sentenza". per il resto, spero di non dovere mai avere a che fare da vicino con una scelta del genere.
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