Nick: Mach Oggetto: prima volta.... Data: 3/8/2004 20.7.55 Visite: 180
visto che l'argomento tira molto u questi forum, vi riporto una parte del libro di Fabio Volo "Esco a fare due passi"... [..]Ci sone volte che come le metto dentro e sento il caldo morbido e umido capisco che durerò poco.Parlo di quelle maledette volte che devo continuare a fermarmi altrimenti vengo, quelle maledettissime volte che magari mi sbaglio e do quel colpetto di troppo prima di fermarmi, e capisco che ho sbagliato, capisco che sono arrivato al point of no return. Oppure quelle volte dove tutto è perfetto, nessun colpetto di troppo, tutto,sotto controllo, ma lei è una che sa muovere i muscoli della patata, e ti dà quei due o tre morsettini e ti spiazza, o magari con la mano ti tocca il sedere e le palle e anche lì capisciche sei spacciato,fratello, e tutto parte. Tu cerchi di trattenerlo, cerchi di invertirgli la rotta, di ostacolarlo in qualche modo, ma è troppo tardi, e dalle punte dei piedi senti che sale, sale, sale finchè decidi di arrenderti e ti fai travolgere da quella valanga che anche se anticipata, è sempre un bel venire [..]Ci sono state delle volte che mentre facevo l'amore capivo che sarei durato poco,e allora pensavo: «Ok durerò popo, ma dopo con la seconda ti spacco»,e nel pensare «ti spacco» mi eccitavo e venivo subito. La secondada è una delle cose che succede sempre più raramente. A volte invece succede che una donna mi dice che sta venendo, allora mi lascio andare e vengo prima di lei, la sorpasso, la anticipo di qualche secondo. Poi mi fermo, ma siccome lei,non è ancora venuta si dimena sotto di me e con il bacino mi dà dei colpi e salta come una trota fuor d'acqua, e io mi sento un ragazzino sul tagadà. [..]LA-MIA-PRIMA VOLTA ero andato a casa di Federica, i suoi erano al lavoro. Nella sua cameretta piena di poster e foto sue al mare. Stavamo insieme già da un mese. Io avevo un po' di paranoie a spogliarmi perché le scarpe da ginnastica che avevo puzzavano quel tanto da dover richiedereil porto d'armi. Comunquele ho tolte in bagno e le ho lasciate lì dicendole che era meglio per tutti, per tutti gli abitanti del quartiere. Abbiamo fatto l'amore. Lei non era vergine, per fortuna, perché io non riuscivo nemmeno a entrare.Lo puntellavo ma non entrava,e a forza di spingere estrusciare sentivo che stavo per venire.Ero molto impacciato,molto intimidito, anche petchè non è che mi aveva detto:«Oggi facciamo l'amore!»Quindi io credevo di fermarmi a un certo punto, come era semgre successo.Di solito io le toglievo la I maglietta, lei mi toglieva la mia, poi le toglievo il reggiseno (il suo seno nemmeno si muoveva tanto era duro, rimaneva lì fermo, bianco con quei piccoli capezzoli rosa), lei mi toglieva l'orologio (diceva che la graffiavo) , io le toglievo i pantaloni strettissimi,lei i miei,poi la toccavo.potevo toccarla anche sotto le mutande, ma senza toglierle. Quello non voleva.E io facevo scorrere il dito sul confine tra la pelle e l'elastico delle mutande e poi infilavo sotto tutta la mano. Prima di toccarla sotto le mutande ci baciavamo talmente tanto, che quando lo facevo era sempre bagnaata. Potevo fare tutto con le mani, ma non toglierle le mutande. ognuno ha le sue fisse. Io invece le mie, già con un po' di macchiette umide,le toglievo. Avevo e ho tuttora una lubrificazione molto accenttuata, quasi come un orgasmo, e un sacco di volte, anche adesso, quando tolgo i pantaloni nello stesso momento sfilo anche le mutande per non farle vedere. Tolte le mutande mi sdraiavo su di lei e premevo il mio pisello incandescente sulla sua pancia, ci baciavamo per un po, io le toceavo il seno,poi lei me lo prendeva in mano, mi dava qualche colpetto(ne bastavano pochi)e io venivo sulle ue tette. Questo è ciò che di solito accedeva. Quel giorno invece,mentre la toccavo lei ha fatto una cosa che ancora oggi considero una delle cose più sensuali che uba donna possa fare:molto lentamente, puntando i piedi sul letto, ha alzato il sedere e ,inarcando la schiena, si è sfilata le mutande ele ha buttate sul pavimento.Mi ha guardato negli occhi e mi ha detto:"Voglio farlo" In quel momento mi sono sentito mancare,ho sentito un fuoco dentro,un buco allo stomaco, un toro tra le gambe.Quelle parole mi stavano già facendo venire. ciò che si nasconde sotto le mutande delle donne non era una cosa che avevo visto peso,per lo meno non dal vivo, a parte qualche veloce sbirciatina mentre la toccavo.Ma quella cosa lì a me piaceva già per sentito dire. credo di essere nato con quella passione. Il discorso è che non ero preparato:dove di solito ci si fermava lei era andata oltre e io non sapevo che fare. MI sono sdraiato in maniera un po goffa su di lei, e ho cercato di infilarlo senza usare le mani, ma il mio vergine pisello invece di entrare strisciava sui suoi peli.Dopo un po, con l'aiuto della mano, ho iniziato a puntellarlo, finchè sono entrato e ho dato subito tre ho quattro colpi,ma ho capito dalla sua espressione che c'era qualcosa che non andava.L'avevo messo trail suo sedere e il materasso.Cazzo mi stavo trombando il materasso. Se non mi aiutava lei a quest'ora sarei padre di due cuscini. Con il suo aiuto sono entrato veramente ,piano piano, era molto stretta, e dopo qualche istante ero dentro tutto.Oh come si sta bene quando lui è lì dentro.Al caldo.[..]dopo qualche secondo, ho sentito che stavo per venire.Mi dispiaceva,mi spiaceva da morire, mi ripetevo:" no dai...no dai...no dai...siii daiiiii!!!" sono uscito e sono venuto sulla pancia. |