Nick: Lerry_ Oggetto: Motociclisti Data: 13/10/2008 0.3.29 Visite: 219
Una volta, qualche anno fa,il papa di uno di noi Che ora non c’è più, il papa di un Angelo Con il #24 sul cupolino ci ha definiti cosi: "Mi avevano tanto parlato di voi ma a dire il vero non lo avevo mai ascoltato più di tanto, ma essendo un gran "capoccione" me li ha voluti far conoscere uno ad uno, questi ragazzi da abbracciare e baciare come figli propri, immersi in quelle loro tute di pelle, con i loro caschi sgargianti, tutti veri DURI! Gente che su strada non abbassa mai lo sguardo Ma provate ad alzare loro quelle visiere scure Da marziani e troverete occhi splendidi, puliti, gonfi di quelle lacrime vere in cui puoi annegare ed arrivare fino infondo alla loro anima per vedere com’è candida Provate poi a togliergli quelle tute e troverete al loro interno dei bambinoni innamorati della vita, dei week-end a bistecche e salsicce, ma ancora tanto bisognosi di un padre o di una madre che li prenda per mano quando la sorte inizia a giocare duro" si dice che ogni volta che saliamo in sella ai nostri destrieri insieme a noi salgano pure Angeli e Diavoli è vero! Rappresentano quel dualismo che rende questo modo di vivere cosi denso di emozioni che a volte il cuore pare voler saltare via dal petto e mettersi a correre, ad urlare Diavoli che girano quel polso In maniera a volte così irrazionale e violenta Che lo schizzo di adrenalina ti arriva Diritto al cervello senza passare dal via, lasciandoti i tremori per lunghissimi interminabili minuti, e Angeli che portano il volto e la voce di chi non è più con noi, dei nostri affetti, delle nostre paure ed esperienze costruite sulle nostre ossa rotte Si, è vero, in moto si muore, capita Può capitare ad ognuno di noi e ci si fa male Tanto male, ma quanta vita si trasforma In ricordi bellissimi In attimi eterni, in risate fragorose da far tornare il sole anche in una fredda e piovosa giornata di novembre? Parlate con ognuno di Noi E fatevi raccontare un giro, un aneddoto, una curva e perdetevi in quello sguardo che comincia a scintillare, nelle risate, nel sorriso che, spontaneo, stira gli angoli del viso e distende la fronte Parlate con ognuno di noi E chiedetegli cosa sarebbe lui Se un giorno dovesse rinunciare a questa passione E preparatevi a sentire l’urlo del silenzio, a vedere quello sguardo di bimbo diventare lo sguardo di un marinaio costretto a vivere a terra con il mare in vista o di un pilota che guarda il cielo ancorato a terra in moto si muore, è vero ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso e se ancora non lo avete capito beh, lasciate perdere, non lo capirete mai Ma se un domani, andando al mare con la vostra famiglia automobilisticamente corretta, dovesse sopraggiungere uno di Noi e vedreste vostro figlio girarsi di scatto e salutare sbracciando come un pazzo, rinunciate a capire anche lui Lui che nella sua innocenza Vede in Noi quella scintilla Che voi non siete stati capaci di scorgere E se vedrete il motociclista ricambiare il saluto Beh,non c’è nulla di strano sapete? Tra Angeli in terra ci si saluta sempre Ma questo, chi ha perso le ali, non lo ricorda!
|