Nick: Bardamu Oggetto: Lippi, una vergogna nazionale Data: 19/10/2008 17.31.6 Visite: 555
Moni Ovadia ha invitato una serie di personalità dello spettacolo, dello sport e della cultura a partecipare ad un progetto di sensibilizzazione contro il razzismo che consisteva nella lettura di alcuni passi sulla Shoah. In particolare bisognava leggere alcuni brani delle opere di Primo Levi, roba arcinota che si studia dalla prima elementare. Queste letture dovevano essere contenute in un dvd da distribuire nelle scuole. I testimonial del progetto dovevano essere il cantante Jovanotti, il comico Antonio Albanese, l'attrice Nicoletta Braschi e l'allenatore della nazionale Marcello Lippi. Ma Lippi come tutti sanno, ha fatto dietrofront: “Ho letto e ho sentito che dovrei parlare di nazismo e di fascismo”, ha dichiarato Lippi lamentando il fatto che con Ovadia si era parlato solo di “razzismo”. “Sto nel calcio da quarant’anni e non mi sono mai schierato politicamente né intendo farlo ora: quando avrò smesso con questo mestiere potrà darsi che ci pensi ma finché alleno non mescolo la politica allo sport”. Cioè per Lippi leggere Primo Levi è fare politica? Per Lippi ricordare il dramma della Shoa significa "schierarsi politicamente"? Sembra incredibile, ma l'allenatore della nazionale italiana di calcio non se la sente di schierarsi contro ogni tipo di razzismo e di fascismo.
Eppure il rifiuto del fascismo e del razzismo è sancito dalla nostra Costituzione. Però forse per qualcuno dichiararsi contro il fascismo e il nazismo significa davvero schierarsi da una parte. Sembra incredibile, ma pare proprio che sia così. |
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