E mica devi essere contento che ti uccidono l'università?
Boh!
Secondo me il tuo è uno strano ragionamento poco condivisibile.
Cioè Preghiamo che muoia tutta l'università per accirere i professori carogna, come se poi il nepotismo fosse solo una distorsione del mondo universitario e non una piaga nazionale.
Una delle più grandi piaghe nazionali che infatti nei tre articoli della finanziaria non viene minimamente combattuto.
il taglio di 1.445 milioni di euro in 5 anni (circa il 3% ) previsto per i fondi all'università non va ad interessare lo stipendio dei baroni, quello rimane assicurato. Si va a tagliare la spesa corrente, fatta principalmente sui ricercatori precari(che poi so quelli che tirano la carretta), le borse di studio ed i servizi.Qui non si interviene sulle patologie che inguaiano l'università.
I baroni in tutto questo rimangono baroni, anzi è facile prevedere che il loro potere crescerà sempre di più.
il blocco del turn-over dei professori al 20% rende
praticamente impossibile per qualunque assistente ambire ad una cattedra(come ben sai i baroni hanno un titolo monarchico).
Per non parlare del ruolo dei dottorati di ricerca che qui da noi sono i meno pagati d’Europa e che diventerebbero delle semplici mance, distribuite dai baronetti, il cui potere , visto il rapporto di forza, all’interno del dipartimento finirebbe per crescere a dismisura.
Inoltre bloccano il turn over e poi prevedono un concorso per 4.000 posti di professore ordinario e associato.
I 4.000 posti di professore saranno semplicemente promozioni di persone che sono dentro l'università. Le promozioni avverranno secondo le vecchie regole, cioè con concorsi finti. E' inutile che un giovane è brillante ricercatore faccia domanda, tanto lo sanno tutti, il concorso ha già i 4000 vincitori.
Vedi merito in tutto questo?
Per il resto invece bisogna parlare dell’articolo 16 della legge 133/2008, altresì nota come “legge anti-fannulloni”. Leggila!, perché questa legge è il vero capolavoro del ministro Brunetta. In questo articolo, il ministro indica la possibilità di tramutare gli atenei in fondazioni di diritto privato.
Come già ripetuto qua sopra almeno un centinaio di volte. Le fondazioni non sono cosa buona e giusta per tutta una serie di motivi.
Innanzitutto le fondazioni liberandosi della zavorra costituzionale diritto allo studio , potranno stabilire vincoli d'ingresso ed aumentare a piacimento le quote d'iscrizione, stimate dalle 10 o 20.000 Euro l’anno. Se a questo sommi anche l'abolizione del valore legale del titolo di studio, ti troverai davanti ad uno scenario preoccupante. Perché
da una parte avremo atenei pubblici assediati e poveri: senza fondi e strutture, con un personale invecchiato(blocco del turn over), che non fa più ricerca perché oberato di docenza(a corto di personale o fai uno o fai l'altro).
E dall'altra parte le fondazioni, massimo 20 in tutto il paese. Che saranno riempite probabilmente con i figli della vera classe dirigente che oggi in buona parte se ne va all’estero( come nei paesi del terzo mondo), o di quelli che si potranno permettere una retta da 10 mila euro. Pochi comunque.
Il titolo di studio non avrà valore legale e così avremo laureati di serie a e di serie b.
Vale il prestigio del posto dove ti laurei.
E' strano il fatto che da noi si parli di modello americano quando poi proprio negli Usa gran parte della campagna elettorale di Obama sia incentrata proprio sulla critica a questo modello discriminatorio.
Barak Obama ha denunciato che "negli ultimi dieci anni due milioni di studenti meritevoli non hanno potuto frequentare l'università perché non avevano i soldi necessari".
"E' inaccettabile - ripete Obama - un'America in cui non puoi mettere a frutto il tuo talento perché non sei ricco di famiglia, perfino la retta dei college è cresciuta del 40 per cento negli ultimi cinque anni e così l'ingresso al college, che per generazioni di americani è stato il passaporto per un futuro migliore, oggi è un sogno che per molti sta svanendo".
Pensa al talento che viene sprecato e perduto perché una famiglia non può permettersi di finanziare un'istruzione che ormai ha dei costi eccessivi ed esorbitanti. L'isolamento crescente del sistema scolastico dalla società e dai suoi bisogni è tremendo. "Io penso che sia osceno che un ragazzo debba indebitarsi per tutta la vita per poter studiare. C'è chi avrebbe le qualità, la passione, la voglia di studiare ma non può farlo, la società dovrebbe incoraggiare e sviluppare il talento, non soffocarlo nei debiti. È una sconfitta per l'America e per tutti, ogni tanto mi chiedo chissà chi sarebbe stato il grande medico che avrebbe fatto un'importante scoperta scientifica o l'avvocato in grado di scrivere una pagina di storia. Non lo sapremo mai perché gli abbiamo bloccato la possibilità di andare a scuola".
La fondazione uccidono i baroni ?
Oppure uccide la speranza dei poveri cristi?