il cantante lo racconta sulle pagine del settimanale Vanity Fair
D’Alessio: «Cantavo per i camorristi»
«Quando si diventa famosi è impossibile sottrarsi alle loro feste di matrimonio. Venivo anche minacciato»
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Gigi D'Alessio durante un concerto (Ansa) |
ROMA - Gigi D’Alessio, che ha appena pubblicato l’album "Questo sono io", ricorda quando - dal 1992 ai primi mesi del 1997 - ha vissuto cantando alle feste di matrimonio di decine di camorristi. «Non sono pentito. Se a Napoli fai il cantante, e cominci a essere un po’ conosciuto, è inevitabile finire in quel giro. Poi, un conto è fare il proprio lavoro, un altro è essere colluso. Guardi che a certi banchetti ho incontrato anche colleghi come Renato Carosone o Riccardo Cocciante. Tutte le foto in cui mi si vede con qualche boss - ha dichiarato il cantante sulle pagine del settimanale Vanity Fair in edicola mercoledì - sono state scattate durante quelle feste».
LE MINACCE - Impossibile rinunciare. «Che cosa potevo fare: rifiutarmi di posare con loro? Lo sa quante volte sono stato minacciato di morte? A Napoli mi fermavano ovunque, dicendomi di tutto. "Se non vieni a cantare alla festa per il matrimonio di mio figlio ti taglio la gola", "Se non ci canti le tue cose al pranzo per il battesimo di mia nipote ti spacco la testa". Andavo, eccome se andavo. Sono arrivato a fare 15 feste al giorno: dall’ora di pranzo all’alba».
Fonte: http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_18/alessio_camorra_cfc4bbb6-b56e-11dd-b2ce-00144f02aabc.shtml
http://www.ircnapoli.com/h.asp?n=83542
NON VOGLIO PIU' AVERE NIENTE A CHE FARE CON GENTE COME VOI
Don't ask me why
I play this music,
'cos it's my colture,
so naturally
I use it
boiate boiate
aRgh... pure io sono amante dei viaggi della musica e dei viaggi, ma soprattutto dei viaggi e mi piace viaggiare, e fare viaggi, viaggiando.
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[c=1]sei un troglodita[/c=1]
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