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Nick: MRosaria
Oggetto: a proposito di Beatles
Data: 22/11/2008 13.24.49
Visite: 207

da La Stampa
ROMA
Il 22 novembre 1968 usciva il White Album, il doppio album che rappresenta uno dei vertici creativi ma al tempo stesso una delle opere più controverse dei Beatles. Il titolo, in realtà, è semplicemente The Beatles, ma è passato alla storia come l’album bianco per la sua copertina, completamente bianca e con il nome del gruppo a rilievo, concepita dall’artista pop Richard Hamilton (ma all’interno c’era una sorta di poster con le foto, ormai leggendarie, dei Beatles in studio e le parole delle canzoni). Le prime copie uscirono numerate, con la volontaria ironia di numerare un’opera che veniva venduta in milioni di pezzi. Quelle copie in vinile oggi valgono una fortuna. La copertina bianca è il contraltare di Sgt Pepper, una delle cover più sofisticate della storia del pop. Come gran parte delle cose che riguardano I Beatles, anche la realizzazione del White Album è diventata una leggenda.

Buona parte dei brani sono stati concepiti durante il soggiorno a Rishikesh, in India, fatto per frequentare il corso di meditazione trascendentale del Maharishi Mahesh Yogi durante il quale l’unico strumento occidentale permesso era la chitarra acustica. La realtà dei fatti è che i Beatles, come band, cominciavano a non esistere più e così, una volta rientrati a Londra, i quattro in studio si trovarono separati da forti tensioni. John Lennon e Paul McCartney, anche se continuavano a firmare insieme, lavoravano ognuno per conto suo. George Harrison rivendicava sempre maggior spazio come compositore, mentre Ringo Starr era stato messo da parte, sostituito in più di un’occasione alla batteria da Paul McCartney.

Per l'occasione anche L'Osservatore Romano celebra i Beatles e il loro celebre album. E assolve John Lennon. «I Beatles sono più famosi di Gesù Cristo»: la frase pronunciata da Lennon, che suscitò profonda indignazione soprattutto negli Stati Uniti, dopo tanti anni suona solo come la «spacconata di un giovanottone della working class inglese alle prese con un inatteso successo, dopo essere cresciuto nel mito di Elvis e del rock’n’roll» scrive il quotidiano della Santa Sede. Il disco bianco, in particolare, fu «un disco di suggestive contaminazioni, un’utopia musicale rivelatrice dello spirito di un’epoca. Ancora oggi ascoltare le trenta canzoni del doppio lp regala emozioni e rende evidente com’è cambiata la musica leggera», scrive il foglio vaticano. «E non sempre in meglio».



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a proposito di Beatles   22/11/2008 13.24.49 (206 visite)   MRosaria
   re:a proposito di Beatles   22/11/2008 13.38.36 (80 visite)   |Xanadu|
   li amo   22/11/2008 20.48.28 (53 visite)   TErry_J
   re:a proposito di Beatles   22/11/2008 20.50.8 (44 visite)   scarletXX (ultimo)

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