Nick: neverm|nd Oggetto: re:Appuntamenti. Data: 7/12/2008 19.53.29 Visite: 53
beh appuntamenti andati male proprio no, però una volta, quando avevo 16 anni, ero in vacanza ed ero follemente innamorata di un tipo. grazie ad un'amica molto più scetata di me ero riuscita a conoscerlo, però gli avevo detto di chiamarmi in un altro modo (il mio vero nome non mi piaceva, mi sembrava ridicolo e da bambina) e di avere 19 anni, dato che lui ne aveva 28. insomma un giorno ci incontrammo in spiaggia e sto tipo mi invitò a sedermi vicino a lui. gi amici mongoloidi e coglioni con cui ero, che sapevano tutta la storia, cominciarono a passare e spassare accanto a noi, dicendo cose tipo "Ciao ELENA, come stai ELENA, ti chiami ELENA, vero?", insomma continuavano a ripetere il mio nome falso e ridevano facendomi fare delle figure di merda incredibili. lui sicuramente aveva capito tutto e io volevo sprofondare nella sabbia.
Trovatelo strano, anche se consueto, inspiegabile, pure se quotidiano, indecifrabile, pure se è regola. Anche il minimo gesto, in apparenza semplice, osservatelo con diffidenza. Investigate se proprio l'usuale sia necessario. E - vi preghiamo - quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla venga detto: è naturale in questo tempo di anarchia e di sangue, di ordinato disordine, di meditato arbitrio, di umanità disumanata, così che nulla valga come cosa immutabile. Bertolt Brecht |