Nick: Cattivo Oggetto: La mia bicicletta Data: 24/8/2004 18.35.28 Visite: 112
La mia prima bicicletta. Figlio dell’epoca bmx. Rossa fiammante, 3 marce. Una furia. Ke dico furia. Una iena. Ke dico iena. Insomma mi avete capito. LA bici x eccellenza. Avevo 8 anni quando me la regalarono. La trovai sotto casa tornando da scuola. La meritai in virtù dei miei mediocri voti a scuola. I miei speravano ke migliorassi le performance scolastiche. Ovviamente non ci fu verso. Però ci provarono. E soprattutto mi reserò RE. Cmq appena la vidi, iniziai subito a pedalare, senza togliermi manco il grembiule. Caddi tipo una 20 ina di volte in 10 min. Salii sopra tutto stroppiato alle ginocchia e mia madre mi diede il resto. Ricordo ke feci i compiti dopo pranzato in circa 10 min. Avevo il cuore ke andava a mille. Le gambe ke non riuscivano a stare ferme. Insomma alle 15.30 già stavo giù al palazzo, di nuovo in sella alla mia supernova. Insomma quella giornata mi divertii un mondo a sfottere tutti gli amici e semplici conoscenti. Li insultavo pure, lo ammetto. E mi divertivo. A insultarli. Dopo 1 mesetto xò Ciccio, si comprò anche lui una bicicletta. Ovviamente non era una bmx. Era una semplice bicicletta, SENZA MARCE. Cmq io gli diedi 3 gg di tempo x imparare a portarla. Il motivo era una sfida. Gli dissi testuali parole :" se tra 3 gg non mi sfidi a ki è + veloce, sei un femminiello" Aveva la bici rosa e bianca. Palese ke fosse femminiello. Cmq oggi è grande ed è femminiello. La bici fu profetica. Cmq dopo 1 settimana (gli diedi qualche giorno in più, xkè mi sentii pervaso da un animo di bontà), ci fu la sfida. Vinse lui. Quel femminiello, mi inculo. Solo metaforicamente, si intende. Cmq passai 2 settimane di inferno, con lui ke mi sfotteva sempre e mi chiamava "bombolone". Non potevo sopportare l’offesa e lo sfidai nuovamente. Mi presi un po’ di tempo x riprendermi dallo choc. Mi preparai tipo olimpiade. Tecniche, tattiche, di tutto di più. Ero iper pronto. L’avrei umiliato e sconfitto. Volevo bere pure il suo sangue. Vedevo devilman. Dovete capire ste manie di grandezza. Cmq lo sfidai nuovamente. Vinsi io. Avevo le marce. E x questo motivo lui mise in dubbio la mia vittoria ke invece fu limpida. Io reagii dicendogli ke lui aveva la bicicletta dei femminielli. Avevo ragione io. Era palese. Cmq oggi pomeriggio sono salito in garage, per prendere un buccacciello di pummarole per mia madre. La bmx era ancora lì. Sempre bella. Sempre fiammante. Sempre forgiata da Zeus in persona. Sono passati tanti anni. Ma la amo ancora. Oggi non ho una bicicletta, e non sono più Chiappucci (era il mio mito) Però vado sempre forte. E le salite non mi fanno lo stesso paura. Pure se sto a piedi. La bmx l’ho nel cuore.
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