Nick: L4t|t4Nt3 Oggetto: X tutti gli Infedeli!!!! Data: 16/1/2009 14.11.32 Visite: 263
FRANCESCO MAROLDA «Io traditore»? Braccia larghe, la faccia dello stupore e della delusione all’aeroporto di Lisbona, in attesa del ritorno a Buenos Aires via Madrid. Sì, c’è rimasto male Diego Maradona. Non s’aspettava che quelle sue carinerie nei confronti dell’Inter e di Moratti offendessero il comune senso della passione azzurra. «Certo, ho detto che mi avrebbe fatto piacere avere un presidente come lui. Un presidente tifoso, uno che sta coi calciatori e lo ribadisco. Ma a quale giocatore non piacerebbe un dirigente come Massimo Moratti? Quel che non capisco è che cosa c’entrino con questo il Napoli e i napoletani. No, alle mie parole è stata data un’interpretazione, maliziosa, falsa. I napoletani sanno bene che non cambierei con nulla al mondo un solo minuto della mia storia azzurra. L’affetto della gente, quello dei miei compagni, le sensazioni che mi ha regalato la città me le porto sempre dentro, fanno parte della vita mia», ha confidato. E infine ha pure detto: «Chi non mi crede dovrebbe chiedere a Lavezzi». A Lavezzi? Perché a lui? Che c’entra il Pocho in questa storia? Un mistero. Ma un mistero subito svelato. Martedì sera, infatti, lasciando il «Meazza» dopo Inter-Genoa match valido per la coppa Italia, Diego, fatti i complimenti ai nerazzurri ma anche a Gasperini, ha chiamato proprio il Pocho. È vero, fa parte del suo mestiere di ct avere contatti coi ragazzi della Seleccion tra un impegno e quello successivo, interessarsi a loro, ma con Lavezzi la telefonata non è stata solo professionale. Diego, s’è intrigato dei rapporti di Lavezzi con il club, ha voluto capire quella storia del contratto ruvidamente rimbalzata anche in Argentina e poi gli ha dato anche un consiglio: «Dai retta a me. Non lasciarti incantare da nessuno. Resta dove sei. Per te - gli ha detto - Napoli è la città ideale. Sei riuscito a conquistare il cuore della gente, sei un idolo e per uno come noi sentirsi importante e soprattutto amato in una città che vive molto anche di calcio è la cosa più importante. È già capitato a me e per questo ti dico di tenerti stretti Napoli ed il Napoli». Poi Maradona è tornato ct dell’Argentina. Ha chiesto a Lavezzi della preparazione, della sua condizione fisica e pur senza anticipargli nulla, in pratica gli ha detto che è nei suoi progetti anche per la prossima partita della Nazionale. Quella che l’Argentina giocherà l’11 febbraio a Marsiglia con la Francia. Lavezzi già in preallarme, insomma, anche se Maradona diramerà le convocazioni solo nella prima settimana di febbraio. L’Argentina, poi, si ritroverà al completo a Marsiglia il giorno otto, tre giorni prima del match con bleus di Domenech. Lavezzi avvisato, dunque. Maradona lo «marca» stretto e allora il Pocho si dia da fare nelle prossime partite, visto che là davanti stavolta l’Argentina potrà contare anche su Messi, Aguero e Di Maria. Quest’ultimo, seppure solo per 27 minuti, seguito da Maradona l’altra sera all’Estadio da Luz nel match che ha visto il Benfica battere largamente (4-1) l’Olhanense. Intanto, cacciate vie le ombre. Altro che tradimento. Altro che maglia azzurra rinnegata. Se Maradona dice sottovoce ad Aguero di lasciare l’Atletico Madrid e di trasferirsi all’Inter e se invece raccomanda al Pocho di tenersi stretto il Napoli, beh, qualcosa vorrà pure dire. fonte il Mattino
 "Il mio futuro è al Napoli. Ho un contratto che mi soddisfa in pieno e va oltre i miei desideri. Voglio giocare con la maglia azzurra e vincere qualcosa di importante". Marek Hamsik |