Nick: Bardamu Oggetto: comunque Data: 9/4/2009 20.30.19 Visite: 78
E' da circa due-tre mesi che la zona è interessata da un’attività sismica (qui le rilevazioni dei movimenti tellurici della zona da parte dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia).Ai primi di aprile quando il comune dell'aquila aveva annunciato la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza.Per capirci Il 12 marzo si è registrata una scossa di magnitudo 2,9 con epicentro nella zona dell’Aquila, Pizzoli e Villagrande. Altra scossa il 17 marzo, questa volta di magnitudo 3,6 con epicentro: Sulmona, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio e Canziano. Una delle scosse di terremoto più forti è stata registrata il 30 marzo sempre in provincia de L’Aquila con magnitudo di 4,0 gradi, ad una profondità di 10,7 km. Le località prossime all’epicentro, sempre i comuni di Pizzoli, Collimento e L’Aquila. E lo sciame sismico non si era fermato, con scosse anche nei giorni successivi, tanto da aver fatto chiudere alcune scuole nel capoluogo e dichiarati inagibili alcuni appartamenti. Tu ne sapevi niente? Io no. Il Servizio di Studio aperto che coglionava chi aveva strizza per questa situazione, parla di un possibile terremoto all'aquila non a sulmona. Comunque ho appena letto che sto Giuliani partecipa ad un progetto in collaborazione con varie università italiane e la polemica con Boschi(che ha messo in giro sto fatto di Sulmona subito smentito) rientra nel solito conflitto interno alla comunità scientifica italiana. Piccola curiosità, Il 23 gennaio 1985 il ministro della Protezione Civile Zamberletti venne avvisato dal prof. Enzo Boschi di un probabile forte terremoto in Garfagnana, ritenuto possibile su base statistica(statistica!, non scientifica) . Boschi fece evacuare 100.000 persone e le scuole furono chiuse 2 giorni, ma del sisma nessuna traccia. Il ministro Zamberletti venne indagato per procurato allarme e lapidato dalla pubblica opinione, mentre il prof. Enzo Boschi continua a far parte della comunità scientifica italiana e a parlare in tv. Insomma, le solite cose italiane. |