TORINO, 21 aprile - La
Juve paga ancora e non è una novità, sempre vittima di sentenze esemplari. E’ successo nell’estate del 2006 con lo scandalo di calciopoli e si è ripetuto ieri, primavera del 2009, con la punizione per i cori razzisti rivolti all’indirizzo dell’interista Balotelli. Fatto salvo il dovere supremo di punire chi viola le leggi della convivenza civile, ci aspettiamo che d’ora in avanti la medesima intransigenza venga adoperata nei confronti di chi si macchierà della stessa colpa. Perché chi sbaglia è giusto che paghi ma che paghino sempre i soliti non è giusto. Evidentemente nel destino della Juventus c’è la «
condanna» a dover fare sempre giurisprudenza, la speranza - ancora una volta - è che la legge sia uguale per tutti e che non ci siano due pesi e due misure. Raccontano i legali del calcio che i dirigenti di corso Galileo Ferraris dovrebbero invece che infuriarsi ringraziare la clemenza della corte perché in casi di razzismo accertato la scure della giustizia può abbattersi sulla società in modo cruento, addirittura con l’esclusione dal campionato e dalle coppe. Tenuto conto che
Balotelli, purtroppo, è stato bersaglio di cori indecenti dalla prima giornata alla trentaduesima, da Vipiteno a Lampedusa, sarebbe stato paradossale se oltre a una partita senza tifosi, alla Juventus fosse stato presentato un conto addirittura più salato. E allora, che arbitri, assistenti e quarto uomo, di Ae B, si sturino bene le orecchie da domenica in avanti...
http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/inter/2009/04/21-25175/La+Juve+paga+ancora,+sempre+vittima+di+sentenze+esemplariEMBE?GIUSTO CHE PAGHINO,NOI STIAMO PAGANDO ANCORA UNA SQUALIFICA INGIUSTA.(IL TRENO DESAPARECIDO)!