Nick: reduke84 Oggetto: Per gli interessati Data: 7/5/2009 20.27.15 Visite: 284
Uno dei più importanti nomi della scienza contemporanea sarà ospite in Ateneo. Si tratta di James Dewey Watson, premio Nobel per la medicina che venerdì 8 maggio, alle 15, terrà una conferenza nell’Aula Magna Storica dell’Università Federico II di Napoli . Statunitense di Chicago, classe 1928, a Watson si deve la scoperta, nel 1953, della struttura a doppia elica del DNA che gli valse il massimo riconoscimento nel 1963 insieme con Francis Crick e Maurice Wilkins. Fu l’inizio dello sviluppo della biologia molecolare e della comprensione dei meccanismi di trasferimento dell’informazione negli organismi viventi. Ma, oltre a svelare al mondo la struttura del DNA, James Dewey Watson ha contribuito a rivoluzionare il modo di parlare e di scrivere di scienza. Grande divulgatore, si è posto il problema che un testo di scienza sia anche accattivante stilisticamente e graficamente. Oltre a testi tecnici si è anche dedicato alla stesura di testi di storia della biologia raccontando il progresso delle scoperte scientifiche nel campo. Ad accompagnare la conferenza ci sarà una mostra autobiografica che sarà inaugurata venerdì, a chiusura del convegno, alle 17.30 presso il Museo di Paleontologia dell’Ateneo, in Largo San Marcellino 10. Si tratta di sette pannelli che percorrono l’attività più propriamente scientifica di Watson ma anche quella di divulgatore scientifico. Il settimo pannello ricorderà, invece, l’esperienza napoletana dello scienziato, illuminante per gli indirizzi da dare ai suoi studi. Subito dopo la Seconda guerra mondiale, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ospitò importanti simposi internazionali di taglio scientifico. Nel maggio del 1951, nel corso di uno dei convegni, Wilkins trattò dei progressi della ricerca biofisica presso il laboratorio John Randall, in Inghilterra, mostrando pattern di diffrazione di DNA cristallino. Fu l’illuminazione per Watson che, presente alla conferenza, fu stimolato ancora di più ad indirizzare il suo lavoro di ricerca sugli acidi nucleici. Dal carattere itinerante, la mostra già passata per Dublino, Varsavia e in giro per la Turchia, sarà visitabile ogni giorno fino al 30 maggio. Rovistando tra i futuri più probabili voglio solo futuri inverosimili |