Notizia che nessun telegiornale rai e mediaset passerà.
Il sindacato europeo dei giornalisti ha deciso di tenere sotto stretta osservazione lo stato dell'informazione italiana.
C'è stata una riunione nella città di Varna, in Bulgaria, dal 15 al 17 maggio, dove i giornalisti del sindacato hanno votato due mozioni relative al conflitto d'interessi, al monopolio Raiset, alle riunioni in casa Berlusconi per decidere le nomine rai. Non solo, le mozioni prevedono anche l'osservazione sulla prossima legge relativa alle intercettazioni e, in quella stessa sede, i giornalisti del sindacato hanno definito con chiarezza che il loro ruolo è quello di salvaguardare il diritto e la libertà d'informazione, senza essere sottoposti ad alcun diktat.
Le due mozioni possono essere lette sotto oppure cliccando [qui],
1)
- considerando recenti rapporti sulla liberta’ d’informazione in Europa esprime preoccupazione per i continui attacchi del governo italiano all’autonomia dei giornalisti. Negli ultimi giorni il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha rigettato le domande connesse all’impatto del suo divorzio sulla gestione della cosa pubblica, accusando un giornale ed il suo editore di “invidia e odio”. In questi stessi giorni, il servizio radiotelevisivo pubblico sta per nominare i nuovi direttori di testate e reti, ed il governo sta esercitando un’influenza esorbitante: il tema e’ stato esaminato dai leader politici della maggioranza nella residenza privata di Berlusconi, che e’ anche il proprietario della televisione privata in competizione con il servizio pubblico;
- riafferma che il conflitto d’interesse e’ una seria e pericolosa limitazione all’indipendenza del giornalismo;
- sostiene il sindacato italiano nella sua lotta contro questa indebita concentrazione di potere politico e mediatico.
(APPROVATA ALL'UNANIMITA')
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Mozione urgente sul diritto di cronaca
2)
- considerando che tra pochi giorni il Parlamento italiano decidera’ una nuova regolamentazione delle intercettazioni;
- considerando che queste nuove regole vogliono impedire per anni (fino all’inizio dei processi) l’esercizio del diritto di cronaca nelle vicende giudiziarie, cosi’ colpendo seriamente il diritto e il dovere dei giornalisti di fornire notizie e il diritto della pubblica opinione ad essere informata;
- considerando che il disegno di legge prevede condanne al carcere per i giornalisti e pesanti multe per gli editori;
- considerando che la Corte Europea di Giustizia ha ripetutamente attestato l’importanza del diritto di cronaca;
- sostiene la campagna del sindacato italiano in favore di una legge che difenda al tempo stesso il diritto alla riservatezza delle persone coinvolte nelle vicende giudiziarie e il diritto della pubblica opinione a conoscere eventi che sono socialmente rilevanti e di pubblico interesse;
- riafferma che la democrazia non puo’ funzionare se governi e parlamenti evitano di creare le condizioni legali e regolamentari che permettono ai giornalisti di lavorare liberamente.
(approvata con 4 astensioni)