Nick: Viola* Oggetto: Abusi su migliaia di bambini Data: 21/5/2009 14.10.27 Visite: 218
In Irlanda, la Children Abuse Commission ha presentato i risultati di un lavoro durato 9 anni sull'abuso sessuale sistematico ai danni di bambini e adolescenti di entrambi i sessi in scuole, orfanatrofi, riformatori e altri istituti gestiti da ordini religiosi cattolici irlandesi. Il risultato è un dossier con le testimonianze di oltre 2500 vittime di violenze avvenute tra gli anni '40 e gli anni '80, da parte di preti e suore irlandesi. Dall'articolo di "Repubblica": Che questo sia avvenuto nel Paese più cattolico d'Europa, dove la Chiesa ha per lungo tempo sovrastato con la sua influenza ogni aspetto della società civile, è ancora più grave e raccapricciante, commenta la stampa irlandese. Le vittime erano spesso giovani "difficili", orfani, disabili, abbandonati, che speravano di ricevere dalla Chiesa il conforto che non avevano mai conosciuto e si ritrovavano invece inghiottiti da un feroce cuore di tenebra. La pedofilia e l'abuso sessuale nei confronti dei bambini erano un fatto "endemico" conclude il documento. Il fatto che questo orrore sia venuto pienamente alla luce, per iniziativa del governo,è un segno di quanto sia cambiata l'Irlanda negli ultimi vent'anni: è un Paese irriconoscibile, trasformato dalla globalizzazione, moderno e aperto. Qualche testimonianza Sadie O'Meara aveva 15 anni quando gli ispettori dell'assitenza sociale la strapparono alla madre, che non era sposata, una colpa imperdonabile nell'Irlanda bigotta e clericale, e la consegnarono alla famigerate Magdalene sisters, le suore immortalate dal film "Magdalene": "Mi misero a lavorare in una della "Magdalene laundries", le lavanderie dove le ragazze venivano sfruttate come schiave. Ci facevano alzare alle 6 del mattino, marciare in un cortile, assistere alla messa, senza mangiare un boccone e nemmeno bere un bicchiere d'acqua. Dormivo in una cella simile a quella di una prigione, la notte mi chiudevano dentro a chiave. C'era un letto di ferro e un secchio d'acqa come unica forma di igiene, c'erano sbarre alla finestre. E poi la cosa peggiore erano le botte, le umiliazioni costanti, le violenze sessuali. Mia madre morì mentre ero dentro, non me lo dissero nemmeno." Uan ragazza oggi donna testimonia gli abusi sessuali a cui era sottoposta da parte delle suore: "Scrissi una lettera per rivelare cosa stava accadendo lì dentro e riuscii a darla a un uomo che ci portava il pane. Ma lui la restituì alla madre superiora, che mi fece picchiare così selvaggiamente da aprirmi delle ferite nella carne viva delle gambe." Thomas Wall, un orfano, fu affidato a un orfanatrofio religioso quando aveva tre anni: "Da quando ne avevo 8, fui abusato sessualmente e violentato dai sacerdoti dell'istituto. Se piacevi a qualcuno era finita, non avevi scampo. Non c'era modo di nascondersi o difendersi, avevano accesso a te 24 ore su 24. Mi sono rimaste le cicatrici delle percosse che ho subito." Tom Hayes, anche lui orfano, finì nel medesimo istituto, ma oltre alle violenze dei preti gli toccarono anche quelle dei ragazzi più grandi: "Era la norma essere svegliato nel cuore della notte e stuprato dai tuoi compagni. Da adulto non sono più riucito ad avere rapporti normali". Dice John Kelly, un'altra vittima di abusi sessuali: "Il Rapporto non basta, vogliamo che quegli istitui siano perseguiti e puniti dalla giustizia" "We are not now that strength which in old days Moved earth and heaven, that which we are, we are,-- One equal temper of heroic hearts, Made weak by time and fate, but strong in will To strive, to seek, to find, and not to yield." Alfred Tennyson, "Ulysses" |