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Lavezzi ripreso dai cellulari mentre scorazza al Plebiscito
NAPOLI - C’ è un filmato che sta facendo il giro di Chiaia. Protagonisti, Lavezzi e Navarro. Sono su un motorino, assediati dai tifosi mentre percorrono piazza del Plebiscito (isola pedonale) e si immettono poi verso il Pallonetto (in senso vietato). I due beniamini del Napoli si sono lasciati «immortalare» dai ciak e dalle piccole telecamere dei telefonini. Per carità, il casco era ben messo sul capo di entrambi - quello del pocho è un elemetto simile a quelli utilizzati dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale - ma la scorribanda a bordo dello scooter, era passata la mezzanotte, somigliava a quelle degli scugnizzi dei Quartieri Spagnoli.
Piazza del Plebiscito è un’isola pedonale, di notte non presidiata, il portierone del Napoli ignora il divieto: veloce attraversa il piazzale a ridosso di palazzo Reale per «caricare» l’amico e compagno di squadra Lavezzi che lo aspetta sotto il colonnato del Plebiscito. E’ una serata molto calda di una settimana fa e in piazza ci sono tanti ragazzini. Chi realizza il video racconta che nessuno aveva riconosciuto i due, ben coperti dai caschi, ma la sorpresa era piuttosto il fatto che in quella zona - Pallonetto di Santa Lucia - a quell’ora nessuno indossa il casco. Chi ce l’ha è di certo qualcuno che viene da fuori e porta grane. Ecco l’inseguimento nei vicoli e la scoperta - lieta, naturalmente - che si trattava di due idoli del Napoli. Foto, autografi, non si sono sottratti, i due calciatori azzurri. Anzi, era quasi l’una e l’espressione divertita non lasciava spazio ad una eventuale preoccupazione di essere stati riconosciuti a quell’ora, in un’isola pedonale e contromano nelle stradine che portano ai Quartieri.
Un gioco? Può darsi, ma proibito però. E non solo per il codice della strada completamente ignorato, ma per le drastiche regole della società Calcio Napoli che non autorizzano uscite settimanali, a campionato ancora in corso, che si protaggono oltre la mezzanotte. Se non si fosse trattato dei due argentini, l’avremmo banalmente definita una bravata di inizio estate. E se non si fosse trattato di Lavezzi, fuggito da Napoli per una questione di dignità e di rispetto, probabilmente la scena, purtroppo solita da quelle parti, non avrebbe incuriosito più di tanto. Invece, chi chiede rispetto farebbe bene a porsi sempre dalla parte della ragione. Sportivo, professionista e personaggio pubblico: Lavezzi, rispetta Napoli che Napoli rispetta te.
Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/sport/2009/4-giugno-2009/lavezzi-navarro-rombano-motonella-vietatissima-piazza-plebiscito-1501428775958.shtml
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