Nick: cinnamon° Oggetto: Napule nun adda cagnà Data: 30/7/2009 21.14.26 Visite: 265
Chi sporca la città gettando carte, bottiglie, monnezza varia per strada fottendosene altamente del bene comune è giustificato da una parte di napoletani. L’inciviltà in questo caso viene percepita come una nota di colore, poco importa se non a tutti piace camminare in un letamaio. Chi si sveglia una mattina e decide di rendere più confortevole il "vascio" aprendosi un bel balcone vista muro con annesso marciapiede pavimentato, uso stendi biancheria, è giustificato. Poco importa se l’ampliamento della casa stride con il contorno. In fondo ha solo cercato di migliorare la propria situazione abitativa rendendo effettivo il "piano casa". Chi si "ritaglia" uno spazio piscina su un marciapiede che è di tutti, è giustificato. La sua azione denota inventiva, creatività e perché no, un certo spirito rivoluzionario. Stando a questa logica dovremmo giustificare anche tutti i venditori ambulanti, i parcheggiatori abusivi, i piccoli camorristi di quartiere; in un certo senso anche loro dimostrano una buona dose di inventiva nonché, spirito imprenditoriale. Il fatto che siano più fastidiosi delle zecche è un dettaglio trascurabile. Se la tendenza diffusa è quella di portare l’acqua al proprio mulino in base a quelle che sono le proprie possibilità, bisogna giustificare anche chi ha causato l’emergenza rifiuti in Campania, chi ha reso il mare una fogna, insomma tutti quelli che gestiscono il pubblico pensando agli affarii privati. In fondo anche loro hanno agito pensando solo al proprio interesse. L’indigenza e l’ignoranza non bastano a giustificare la tracotanza di certi gesti. E’ la forma mentis di un branco indisciplinato che non ha rispetto per niente e nessuno. Di giustificazione in giustificazione l’Italia è diventato un paese invivibile dove ognuno fa i propri porci comodi. Si tranquillizzino gli estimatori del folklore e dell’originalità partenopea, le usanze si sa sono dure a morire. "Napule nun adda cagnà" e cosi sia.
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